Ca' Dario: la casa che uccide tra mito e leggenda - itVenezia

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LO SAPEVI CHE MONUMENTI STORIA

Ca’ Dario: la casa che uccide tra mito e leggenda

Ca' Dario

Ca' Dario

Venezia una città meravigliosa, legata a molte leggende, anche inquietanti. Una delle storie che mi ha sempre affascinato è quella di Ca’ Dario. La fama di Ca’ Dario è conosciuta da tutti in città e molti veneziani ne stanno alla larga! Gabriele d’Annunzio nel suo romanzo “Il fuoco” lo descrive  “inclinata come una cortigiana decrepita sotto la pompa dei suoi monili”. Conosceva bene Ca’ Dario. La Casetta Rossa, che il principe Hohenlohe gli aveva messo a disposizione per suoi suoi soggiorni veneziani, sorge sull’altra sponda del Canal Grande.  Più o meno dalla stessa prospettiva, lo dipinse il pittore Claude Monet.

Ca' Dario

Cà Dario vista dal retro

Cà Dario

Il palazzo si trova al civico 353 nel sestiere di Dorsoduro, vicino alla Chiesa della Salute. Si affaccia direttamente sul Canal Grande. Secondo la leggenda i suoi proprietari sarebbero destinati a fare bancarotta o a morire di morte violenta. L’edificio venne commissionato all’architetto Pietro Lombardo nel 1479 da Giovanni Dario come dote nuziale per la propria figlia Marietta. La scritta posta sotto la facciata riporta “Genio urbis Joannes Dario”. Secondo alcuni studiosi nasconderebbe l’anagramma “Sub Ruina Insidiosa Genero”. Ovvero colui che abiterà sotto questa casa andrà in rovina. Per alcuni la costruzione sorgerebbe su un nodo di energie negative o addirittura su un cimitero templare.

Gli eventi maledetti

Marietta, la figlia di Giovanni Dario, si suicidò a seguito al tracollo finanziario del marito Vincenzo Barbaro, che morì accoltellato. Tragica fine anche per il loro figlio Giacomo, che morì in un agguato a Candia, nell’isola di Creta. Proprio per questi primi fatti, Ca’ Dario iniziò ad essere considerato un palazzo maledetto. I proprietari successivi ebbero problemi finanziari o morti misteriose.

Ca' Dario

Gli interni del palazzo

Cà Dario negli ultimi anni

Alla fine degli anni ottanta Raul Gardini acquistò il palazzo per farne dono alla figlia. Fu poco dopo coinvolto in numerosi scandali finanziari. Morì suicida, sparandosi, in circostanze poco chiare. Fu trovato morto nella sua casa di Milano il 23 luglio 1993. Sembra che Ca’ Dario colpisca anche a distanza. Il tenore Mario Del Monaco ebbe un incidente mentre stava andando a stilare l’atto per l’acquisto della casa. Sopravvisse allo schianto ma dovette abbandonare per sempre la carriera. Si dice che in ambulanza abbia detto al segretario che era con lui: “Sbrega quele carte“. La figlia di Gardini, Elisabetta, ha venduto Ca’ Dario nel 2006 ad una società americana che ha commissionato gli attuali restauri. Sulla destinazione finale dell’immobile, non ci sono notizie. Speriamo non diventi l’ennesimo albergo!

Ca’ Dario: la casa che uccide tra mito e leggenda ultima modifica: 2017-05-22T06:18:25+02:00 da Lucia Vazzoler

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