Ritratti veneziani - Dorina Vaccaroni, una campionessa dal fioretto alla bici

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Ritratti veneziani – Dorina Vaccaroni, una campionessa dal fioretto alla bici

scherma Dorina Vaccaroni

fioretto

Una carriera sportiva internazionale da far invidia come campionessa di scherma, ma ancora la voglia di rimettersi in gioco. Dorina Vaccaroni, 55 anni,  veneziana, dalla scherma e dal fioretto in particolare ha avuto tutto. Il successo arrivò al Circolo scherma Mestre di via Olimpia, lei era una delle prime stelle cresciute sotto l’ala del mitico maestro Livio Di Rosa, lo stesso che portò in alto anche Dal Zotto, Numa, Borella e la Bortolozzi.

Una grande campionessa veneziana

Con i successi di Dorina iniziò un ciclo, tuttora vincente, delle fiorettiste azzurre. Nel 1978 vinse i campionati mondiali assoluti giovanili ed il suo primo titolo italiano. A sedici anni, prima olimpiade a Mosca, con un sesto posto individuale e un quinto a squadre. Nel 1981 vinse la coppa del Mondo, l’anno seguente fu campionessa europea e vinse il suo primo titolo mondiale a squadre. Nel 1983 campionessa del mondo sia individuale che a squadre, inoltre vinse il titolo anche tra i giovani e ancora la coppa del Mondo, che vincerà per la terza volta l’anno dopo. Conquistò tre medaglie olimpiche, il bronzo individuale ai Giochi Olimpici di Los Angeles nel 1984. L’argento a squadre a Seul nel 1988 ed infine l’oro a squadre a Barcellona nel 1992. Dopo il bronzo a squadre ai mondiali del 1993, che seguì gli allori del 1990 e del 1991, lasciò l’attività agonistica, salvo poi tornare in pedana nel 1998 per vincere i titoli italiani di 3ª e 4ª categoria.

 

scherma Dorina Vaccaroni

Dorina Vaccaroni ad una competizione ciclistica

Ma la febbre di vittorie e il forte carattere la convincono a dedicarsi al ciclismo, che dal 2000 la vede ancora protagonista a livello amatoriale, non solo nelle granfondo, in cui vanta numerose vittorie, ma anche nelle corse su strada, tanto da vincere un titolo italiano master e ottenere il secondo posto nel mondiale di categoria. Nel 2005 ha corso anche una stagione a livello professionistico. Senza contare le soddisfazioni avute dalla vita privata, come madre di due figlie, Jessica e Annette.

Intanto come è passata Dorina Vaccaroni dall’agonismo con la scherma alle due ruote?

Sono passata dal mondo della scherma alla bici con molta naturalezza , ho solo cambiato attrezzo, mi alleno come facevo con la scherma, sono una donna che ama allenarsi.

Comunque continui con il fioretto come maestra, con prestigiosi incarichi  all’estero…

Vivo fra la California, dove insegno, e l’altopiano di Asiago, perché per me lavorare in Italia è molto difficile, anzi impossibile, visto che non ho fatto il corso per istruttori, quindi non mi lasciano insegnare e perciò se l’America mi vuole io vado!

Cosa è cambiato dalla scherma nella quali hai vinto tutto a quella odierna?

Vincere in bicicletta o vincere a scherma è sempre vincere! Io ho vinto molto e perso anche, ma ho sempre cercato di non partecipare e basta!

scherma Dorina Vaccaroni

L’atleta da ragazza

Torniamo alle due ruote, la tua sfida è cimentarti con gare fisicamente molto impegnative, quasi estreme, perché?

Amo la fatica e la bici con le gran fondo non mi soddisfava più, troppi percorsi corti, quindi mi sono data a ultracycling e randonee.

Il mondo del ciclismo è sempre chiacchierato per l’uso di sostanze dopanti a tutti i livelli, secondo te come se ne può uscire?

Credo che ciascuno sappia quello che fa, se per vincere devono doparsi è come imbrogliare, se si ha voglia di imbrogliare credo che ognuno si debba guardare dentro! Per me lo sport è libertà e voglia di mettersi in gioco, quindi drogarsi non è né essere liberi, né mettersi alla prova, perché qualsiasi risultato non sarebbe vero. Io poi sono anche vegana, quindi…

Infine quali sono i tuoi prossimi impegni agonistici?

Voglio vincere delle corse in America e il massimo sarebbe farlo alla Raam, corsa ciclistica estrema, attraverso gli States.

Ritratti veneziani – Dorina Vaccaroni, una campionessa dal fioretto alla bici ultima modifica: 2018-12-23T20:46:21+01:00 da Gigi Fincato

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