Certamente contano più le immagini che le parole. Ciò nonostante merita certamente un commento e una segnalazione la mostra fotografica “Sguardi di Pietra. Venezia vista dalle sue statue. Fotografie di Marco Sabadin” aperta fino al prossimo 30 marzo con ingresso gratuito all’ultimo piano del Fondaco dei Tedeschi a Venezia. Sguardi di pietra perché questa volta le straordinarie inquadrature proposte dall’allestimento sono viste con gli occhi delle statue.
Che dall’alto di chiese, monumenti, cupole e capitelli osservano Venezia in tutta la sua bellezza. E ne viene fuori, se possibile, un nuovo e originale album fotografico differente dai già tantissimi che raccontano la città. Questa volta, a catturare immagini di una Venezia ancora una volta diversa, è l’occhio privilegiato di un drone che ha sorvolato la città nei momenti del lockdown, del 2020 e del 2021.
Marco Sabadin ha selezionato 52 immagini proponendo un originale viaggio che parte dalla stazione ferroviaria e arriva fino all’Arsenale passando per San Marco, Rialto e San Polo. Toccando San Nicolò dei Mendicoli e spostandosi poi man mano fino alla Punta della Dogana e alla Madonna della Salute. Arrivando a fotografare anche San Giorgio e la Giudecca. Cinquantadue pannelli fotografici di diversa grandezza e posti a diverse altezze rispetto al punto di ripresa. Immagini di grandi dimensioni che vanno dal 100 x 140 cm per arrivare al formato 200 x 140 cm.
Gli occhi delle statue osservano dall’alto la loro città
“Ho pensato di girovagare per Venezia immaginando di essere un uccello che sorvola a bassissima quota la città. Accarezzando tetti e statue, campanili e capitelli – spiega Marco Sabadin – Un punto di vista che mi ha sempre affascinato e che nel corso del tempo ho cercato di rendere concreto attraverso gli strumenti che avevo a disposizione. Purtroppo con scarsi risultati, fino all’avvento dei droni. Durante il lockdown ho avuto l’occasione e i permessi per far sorvolare un drone sulla città per documentare Venezia. Ho così realizzato un sogno: guardare questa meravigliosa città da punti di vista inconsueti”.
Questi punti di vista inconsueti, visti con gli occhi delle statue che dall’alto osservano la loro città, si susseguono in mostra uno dietro l’altro proponendo immagini straordinarie. In uno spazio, l’ultimo piano del Fondaco, che ha un suo perché. Da qui infatti la vista sulla città e sul Canal Grande ha un valore aggiunto. Ed è anche questa una veduta dall’alto. Diversa da quelle proposte eppure in dialogo con esse, che comunque dall’alto guardano e ci parlano.
Una selezione di queste immagini sono state raccolte in un libro fotografico, Lo sguardo di pietra. Venezia vista dalle sue statue in cinque itinerari inediti, con testi di Giandomenico Romanelli e grafica di Sandro Galante. Marco Sabadin è nato a Venezia dove vive e lavora. Pilota di droni dal 2014, da quarant’anni vive di fotografia. Operando non solo nel veneziano ma spostandosi spesso anche nel Triveneto. Corredando con le sue foto le notizie di varie testate giornalistiche locali, nazionali e agenzie internazionali. E’ socio dell’agenzia Vision con sede nel centro storico veneziano.
Quanto è bella Venezia! 😍