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Philip Guston, tra letteratura e arte figurativa

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Arte contemporanea americana che omaggia la nostra storia dell’arte. Questa è una delle suggestioni che si vive alla mostra Philip Guston and The Poets. Visitabile fino a domenica 3 settembre alle Gallerie dell’Accademia, ne indaga l’opera attraverso un’interpretazione critico- letteraria. Una riflessione sulle modalità con cui l’artista entrava in relazione con le fonti di ispirazione. Il tutto prendendo in esame cinque poeti fondamentali del XX secolo.

Philip Guston alla New York Studio School negli anni ‘70

La mostra

Sono ripercorsi cinquant’anni della carriera artistica di Guston. 50 tele,  per nuclei tematici, insieme a 25 disegni che raccontano il periodo dal 1930 al 1980. I temi trattati nelle opere sono amplificati e indagati attraverso il linguaggio di cinque poeti. D.H Lawrence, W.B. Yeats, Wallace Stevens, Eugenio Montale e T.S Eliot. La mostra si addentra in un percorso intimo. Racconta l’evoluzione pittorica fra forme, immagini, idee e atmosfere.

Pittore statunitense, tra i primi esponenti dell’Espressionismo astratto. Un visionario le cui tele non sono sempre di facile lettura. Guston era contrario alla commercializzazione del ruolo di artista. Spesso in polemica con le gallerie, preferendo le esposizioni nei musei, lasciò la scena artistica newyorkese nel 1967 per ritirarsi a Woodstock dove vivere e creare in solitaria

L’esposizione è curata dallo studioso spagnolo Kosme de Barañano. Organizzata dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia in collaborazione con l’Estate of Philip Guston. Gli allestimenti sono curati dallo studio Grisdainese di Padova.

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Guston e l’Italia

E’ la prima mostra di Philip Guston a Venezia dopo la sua partecipazione alla Biennale del 1960. La città lagunare ha sempre esercitato una profonda influenza sulla sua opera. Infatti sin da giovane era affascinato dall’Italia. Tra i suoi pittori preferiti il Tintoretto. Per realizzare murales si ispirava agli affreschi rinascimentali. L’amore per la pittura italiana rimase un leitmotiv di tutta la sua carriera. Scriveva infatti : “E quando vado verso nord, a Venezia, davanti a Tiepolo, Tintoretto e alle cosiddette opere manieriste di Pontormo e Parmigianino perdo la testa e tradisco i miei primi amori.”

Head and bottle, 1975

Informazioni

Alcune informazioni utili per chi non volesse perdersi l’occasione di visitare la mostra.

Orari: Lunedì 8.15 – 14.00; da Martedì a Domenica 8.15 – 19.15

Ingresso: gratuito per tutti possessori del pass della Biennale di Venezia e del biglietto delle Gallerie dell’Accademia

Biglietto Gallerie dell’Accademia: 12 €; ridotto 6 €

 

Philip Guston, tra letteratura e arte figurativa ultima modifica: 2017-08-22T11:12:26+02:00 da Lucia Vazzoler

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