Un luogo di grande bellezza. Con lunghi percorsi articolati a ricordare il simbolismo della croce, ombreggiati da un pergolato in legno di castagno coperto da piante di uva e da rose rampicanti accompagnate da glicini e bignonie. Tra gli alti cipressi, un reticolo di sentieri ripartisce lo spazio dell’uliveto, del frutteto e dei coltivi. Un mondo variopinto di erbe, ortaggi, bordure fiorite composte da specie mediterranee, specie aromatiche e medicinali a testimonianza dell’antico Giardino dei semplici. Tutta questa lunga premessa per dare solo l’idea di quello che è l’antico Orto Giardino del Santissimo Redentore alla Giudecca a Venezia. A partire dal 31 ottobre, sarà visitabile tutte le settimane dal giovedì al sabato.
Questo straordinario luogo non solo di grande valore ambientale ma anche storico, simbolico e spirituale, apre per la prima volta al pubblico grazie al progetto “In Venetia Hortus Redemptoris” promosso e realizzato da Venice Gardens Foundation, fondata e presieduta da Adele Re Rebaudengo. E’ stato restaurato su disegno dell’architetto Paolo Pejrone. Un giardiniere, paesaggista, architetto di fama internazionale, nel pieno rispetto dei principi cappuccini ed in linea con la visione di un futuro responsabile e sostenibile.
Il Compendio dell’Orto Giardino: un ettaro di verde dal Canale della Giudecca fino alla Laguna
Il Compendio dell’Orto Giardino del Redentore, annesso alla Chiesa del Santissimo Redentore realizzata da Andrea Palladio per volere della Serenissima e affidata ai Cappuccini su licenza apostolica del pontefice Gregorio XIII come simbolo di gratitudine e rinascita in seguito alla peste del 1575-1577, si estende per circa un ettaro, dal canale della Giudecca fino alla Laguna. Nella notte del 12 novembre 2019 è stato segnato drammaticamente dalla marea eccezionale (187 centimetri) che ha devastato la città di Venezia. Anche da qui è nata, e si è fatta urgente, la necessità di salvaguardare questa testimonianza di così importante rilevanza storica, paesaggistica, culturale e religiosa.
Nel 2021 il Compendio Monumentale è stato affidato a Venice Gardens Foundation che è partita con un importante progetto di rilevanza internazionale. Un progetto condiviso. Che lo ha reso modello di reciproco scambio di visioni e saperi. E’ realizzato infatti dalla Fondazione grazie anche a finanziamenti pubblici e a generosi contributi di privati.
La Vasca delle ninfee, il Giardino dei pitosfori, la Cappella della meditazione, le Antiche Officine, i Laboratori
La visita all’Orto Giardino passa anche per La Vasca delle ninfee che segna il centro, il “cuore” di questo sito. E, in riva alla Laguna, porta alla meta irrinunciabile dalla quale osservare il tramonto, il piccolo Giardino dei pitosfori. Appartato e ombroso, caratterizzato dalle chiome compatte e sempreverdi e dalle edere. Sul fronte dell’acqua, lo caratterizza una pergola ricoperta di Rose banksiae ‘Alba plena’. Lungo il cammino, i visitatori possono inoltre scoprire la Cappella di meditazione, luogo di silenzio e di pace. Le Antiche Officine, storici bassi fabbricati, il cui restauro, affidato all’architetto Alessandra Raso, ha previsto l’installazione di sistemi di climatizzazione innovativi. In questi edifici, aperti verso l’Orto Giardino nel versante nord e sulla Laguna a sud, saranno ospitate mostre di alto valore artistico. In armonia con l’essenza e la vita dei giardini e della natura.
I Laboratori accoglieranno il Frantoio e la Sala di smielatura per lo svolgimento in situ di tutte le attività necessarie alla produzione e conservazione dell’olio e del miele dell’Apiario, con diverse tipologie di arnie a favo naturale. Il Caffè, fronte Laguna, proporrà ai visitatori i prodotti della tradizione coltivati nell’orto. Infine la Serra, del secolo scorso, sarà luogo di studio e laboratorio sperimentale e visionario per i più esperti e raffinati giardinieri.
Nel tempo, in programma tanti appuntamenti di rilievo internazionale. Opere artistiche, musicali e letterarie, narrazioni poeticamente pertinenti allo spirito del luogo, canti polifonici, azioni teatrali e danzanti, studi e ricerche botaniche e scientifiche. Contribuirà a favorire una scoperta intima, attenta e commossa del luogo. “Si tratta di un patrimonio botanico e architettonico di assoluto valore storico -culturale. Non solo per la città di Venezia ma per il mondo intero – così la presidente Adele Re Rebaudengo – Un luogo straordinario nel quale è ancora possibile ‘sentire nel profondo’. E ritrovare la gioia per la semplicità e l’ascolto della natura. È una grande gioia e un grande onore per Venice Gardens Foundation avere lavorato per questo“.
(crediti foto in evidenza: Carlo Soffietti; crediti foto nell’articolo: Francesco Neri)
