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Redentore: il cielo si colora di rosso, oro, verde e blu, i colori di Marco Polo

Fuochi Redentore Bacino 2024

Sono state Le luci di Marco Polo ad illuminare, nella “notte famosissima” della Festa del Redentore 2024, il Bacino di San Marco. II più grande e importante spettacolo pirotecnico dell’estate veneziana quest’anno è stato dedicato a Marco Polo, nell’anniversario dei 700 anni dalla morte del grande viaggiatore. I fuochi d’artificio hanno evocato per oltre mezz’ora la magia del viaggio di Marco Polo e le tappe della sua straordinaria impresa attraverso i colori: dal rosso delle spezie orientali all’oro di Venezia fino al verde delle pianure asiatiche e al blu del Mediteranno. Trasformando il cielo di Venezia e il Bacino di San Marco in un affresco di luci e colori.

Fuochi Redentore 2024

Chiusura in bellezza con una cascata d’oro. Anche questo un colore evocativo, simbolo delle ricchezze e delle meraviglie che Marco Polo portò con sé al suo ritorno a Venezia. Seguendo una recente consuetudine, si è fatto festa anche fuori dal centro storico veneziano, con fuochi diffusi ad Asseggiano, Malcontenta e Pellestrina. A Murano, Marghera e Gazzera spettacoli di intrattenimento e musica.

Le regate in Canale della Giudecca e la tradizione religiosa

Oggi spazio allo sport. In Canale della Giudecca si terranno le tradizionali Regate del Redentore: alle 16 la regata dei giovanissimi su pupparini a 2 remi, alle 16.45 la regata su pupparini a 2 remi e alle 17.30 la regata su gondole a 2 remi.

Redentore 2024

Tra sacro e profano, la festa ha preso avvio venerdì con l’apertura del Ponte Votivo. Lungo 334 metri, collega la Fondamenta delle Zattere alla riva della Giudecca di fronte alla chiesa del Santissimo Redentore. Unica volta dell’anno in cui queste due realtà veneziane sono collegate da un ponte. All’inaugurazione c’era anche il Patriarca Francesco Moraglia che stasera, alle 19, presiederà la Messa Solenne. Al termine, un momento di adorazione del Santissimo Sacramento precederà la benedizione eucaristica alla Città dalla scalinata del sagrato. La celebrazione sarà trasmessa in diretta televisiva su Antenna 3 (canale 10) e sulla pagina Facebook del settimanale diocesano “Gente Veneta”.

La storia

La storia racconta che questa grande Festa, religiosa e civile insieme, è stata istituita per voto solenne del Senato e del popolo veneziano a seguito della pestilenza che flagellò la Serenissima tra il 1575 e il 1577. Favorito dall’altissima concentrazione di abitanti, il morbo imperversò a lungo e causò moltissime vittime: quasi 50.000, più di un terzo della popolazione. Il Senato veneto, il 4 settembre 1576, deliberò che il Doge Alvise I Mocenigo pronunciasse per tutti il voto di erigere una chiesa dedicata al Signore Gesù Cristo invocato con il titolo di Santissimo Redentore, affinché liberasse Venezia dalla pestilenza.

Redentore Locandina

Ogni anno, secondo tale promessa, la Città avrebbe reso onore a Cristo nella basilica votiva che si sarebbe costruita. Il 13 luglio 1577 la pestilenza fu dichiarata definitivamente debellata e si decise quindi di festeggiare la liberazione dalla peste la terza domenica del mese di luglio, con una celebrazione religiosa e una festa popolare. A tal scopo venne fatto erigere, su progetto di Andrea Palladio, il tempio votivo alla Giudecca.

(crediti foto: ufficio stampa Comune Venezia)

Redentore: il cielo si colora di rosso, oro, verde e blu, i colori di Marco Polo ultima modifica: 2024-07-21T10:23:43+02:00 da Cristina Campolonghi

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