A Ca’ Giustinian a Venezia una Sala delle Colonne molto affollata ha applaudito il Leone d’Oro alla carriera della Biennale Musica assegnato alla compositrice londinese Rebecca Saunders. Prima donna compositrice a ottenere il premio Ernst-von-Siemens Music Prize nel 2019. E composer-in-residence del Festival di Lucerna nel 2021 e del Musikfest di Berlino nel 2023-2024, la Saunders è stata premiata “Per la raffinatezza della sua ricerca e delle sue intenzioni compositive. Per l’attenzione che dedica al microcosmo sonoro. Per la sua capacità di creare nell’ascoltatore un’area riservata di ascolto, uno spazio acustico intimo e interiore che amplifica l’immaginario sonoro”.
L’importanza di collaborare, componendo a stretto contatto con i musicisti
Una alchimista del suono che ha commentato il Premio sottolineando l’essenzialità del suo lavoro svolto a stretto contatto con i musicisti. “Comporre è modellare il testo – ha detto – Fondamentale per il compositore è esplorare e collaborare”. “Questa celebrazione dell’arte – ha aggiunto – non può essere un dato scontato. Sono tempi difficili. Dobbiamo lottare per la libertà dell’arte di cui la società ha bisogno”. Ancora: “Il potere della musica sta nel fatto che non ha una entità specifica, e questo ci porta all’essenza stessa del pensiero. Così, proprio la musica può esprimere la squisita fragilità e l’imperfezione che ci rende umani”. In conversazione con l’artista Ed Atkins ha poi ricordato la sua provenienza da una famiglia tutta coinvolta nella musica. Ragione per cui “La musica per me è fisicità. Sono il risultato di una vita sempre all’interno della musica”.
All’Ensemble Modern il Leone d’argento
Leone d’Argento all’Ensemble Modern premiato “Per l’indomita e coraggiosa creazione di progetti musicali. In collaborazione con i più interessanti e riconosciuti compositori e performer, nell’ambito di media e di linguaggi musicali diversi. Nei suoi 44 anni di attività l’Ensemble si è distinto per la curiosità, l’energia, l’innovazione, iI virtuosismo e la passione con cui si è dedicato a ogni nuovo progetto“. “Questo premio – è il commento dell’Ensemble Modern – riconosce il risultato di 44 anni di impegno e di lavoro. Abbiamo fatto migliaia di concerti in tutto il mondo e dobbiamo ringraziare di questo anche i nostri fondatori. Oltre a ricordare i nostri sostentori: compositori, musicisti, artisti, direttori d’orchestra, e le molte migliaia di fan che tengono le orecchie aperte e mantengono viva la nostra arte“. Come già aveva detto il Leone d’oro Rebecca Saunders, anche Ensemble Modern ha voluto sottolineare che “In questi tempi difficili l’arte e la musica sono e devono essere necessari“.
