Come sempre istrionico e teatrale, accattivante nel raccontare di storie d’arte e del mondo dell’arte, il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha presentato a Palazzo Cini la sua Artemisia Gentileschi. Ospite a Palazzo il dipinto Cleopatra della celebre artista romana, prestito della Collezione Cavallini Sgarbi, che apre la nuova stagione espositiva della Galleria di Palazzo Cini a San Vio a Venezia. L’opera di Artemisia Gentileschi (1593-1652/53) soggiornerà in una delle sale del palazzo fino al prossimo 16 luglio.
Il tutto nasce da un rapporto di “do ut des” che vede da parte della Galleria il prestito di alcuni capolavori della raccolta di dipinti ferraresi alla mostra Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa organizzata da Fondazione Ferrara Arte (presieduta dallo stesso Vittorio Sgarbi) a Palazzo dei Diamanti. Rapporto in cui il noto critico d’arte intreccia la sua Collezione, le sue passioni, i suoi incarichi, sotto il comune denominatore della cultura e dell’arte.
Il soggiorno veneziano della celebre artista romana e i suoi rapporti con l’Accademia degli Incogniti
L’esposizione a Palazzo Cini del dipinto raffigurante Cleopatra, realizzato tra il 1620 e il 1626, diventa occasione per rievocare il soggiorno a Venezia di Artemisia Gentileschi. Ed invita i visitatori non solo ad ammirare un capolavoro dell’arte barocca, ma anche a riflettere sul ruolo e i rapporti intrattenuti dall’artista nel panorama culturale e storico-artistico lagunare. In quegli anni Artemisia si legò in modo particolare a personaggi che diedero vita all’Accademia degli Incogniti. Una delle realtà più originali e vivaci di Venezia, tra le più libere e innovative dell’Italia del Seicento.
L’Ospite a Palazzo, gli spazi di Palazzo Cini aperti al “soggiorno” di importanti opere d’arte
L’Ospite a Palazzo non vuole rappresentare solo il ruolo che il famoso dipinto della Gentileschi avrà in questo suo soggiorno veneziano, ma è anche il titolo di un’iniziativa avviata in occasione della riapertura del Museo di Palazzo Cini nel 2014. E che ha già dato ospitalità a importanti opere d’arte. Quest’anno la stagione espositiva della Galleria, che fa parte del percorso culturale Dorsoduro Museum Mile (insieme alle Gallerie dell’Accademia, alla Collezione Guggenhiem e a Palazzo Grassi), proseguirà fino al 15 ottobre.
Partendo da Artemisia, in un gioco di rimandi con la mostra ferrarese. Dove si possono ancora ammirare, fino al prossimo 19 giugno, le tre tavole di Ercole de’ Roberti, con San Giorgio, San Girolamo e Santa Caterina d’Alessandria. Il dipinto di Ludovico Mazzolino con la Pietà, il San Giovanni Battista nel deserto di Marco Zoppo e la Madonna col Bambino di Lorenzo Costa. Ricordando, in questo dialogo artistico tra Ferrara e Venezia, le origini ferraresi del veneziano conte Vittorio Cini.
(crediti foto in evidenza: ufficio stampa Palazzo Cini)
