Era una calda giornata estiva, quel 10 agosto 1978, quando l’allora Patriarca di Venezia, cardinale Albino Luciani, partì diretto a Roma per il conclave dopo la morte di Paolo VI. Conclave che lo avrebbe portato al soglio pontificio. Fu eletto Papa il 26 agosto con il nome di Giovanni Paolo I. Ieri è stato proclamato Beato. E dire che da Venezia Albino Luciani era partito convinto di ritornare presto in laguna, dove era stato nominato Patriarca il 15 dicembre del 1969. Secondo quanto riporta Vatican News, Luciani, in partenza per Roma, avrebbe inviato un biglietto all’allora vescovo di Verona monsignor Giuseppe Carraro. Uno dei suoi ultimi scritti dove il Cardinale assicurava che presto si sarebbe recato a fare visita al monsignore. “Per fortuna – si legge nel documento che presto, informa Vatican News, verrà consegnato alla Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I – io sono assolutamente fuori di pericolo” e ”appena possibile verrò a trovarla”. Non è andata così.
Papa Luciani proclamato Beato. Sarò ricordato ogni 26 agosto, giorno dell’elezione del Pontefice
Un uomo di grande umiltà era Albino Luciani, la cui festa sarà ogni anno il 26 agosto, giorno della sua elezione al soglio pontificio. Era “sceso” dalla montagne agordine. Prima a Vittorio Veneto dove nel 1958 era stato nominato vescovo di quella diocesi da Papa Giovanni XXIII. Poi in laguna. Questa volta era stato Papa Paolo VI a nominarlo Patriarca di Venezia. Ed emblematico, quasi profetico, è un gesto proprio di Paolo VI che nel settembre del 1972, in occasione di una visita a Venezia, gli pose sulle spalle la sua stola pontificale. Creando al cardinale Luciani non poco imbarazzo.
Recentemente, riferendosi al discorso di Albino Luciani in occasione del suo ingresso a Venezia, il patriarca Francesco Moraglia ha affermato che quel discorso già racchiude “Tutta l’ “humilitas” e, insieme, il grande spessore dell’uomo e del pastore”. Appena nominato Patriarca, rispondendo al saluto del sindaco, Albino Luciani aveva detto: ”Fanciullo di montagna, ho conosciuto Venezia coll’immaginazione e quasi in sogno. Mi dicevano: A Venezia le strade d’acqua sono solcate da gondole e le gondole le legano ai pali come noi quassù leghiamo gli animali agli alberi! Laggiù, tra tante case e tante chiese, si innalza un campanile altissimo, famosissimo, ma così mite, così galantuomo che, quando nel 1902 decise di accasciarsi a terra, lo fece con tale garbo da non recar danno ad alcuno e senza uccidere nemmeno un colombo!“» .
Ancora molto vivo a Venezia il ricordo della figura e dell’azione pastorale del Patriarca Luciani
Qualche mese fa, in occasione dell’inaugurazione a Canale d’Agordo della casa natale di Papa Luciani (ristrutturata con il sostegno del Patriarcato di Venezia) il Patriarca Francesco, presente all’evento, ha aggiunto: “Ancora oggi del Patriarca Luciani sento parlare molto spesso a Venezia. E a ricordarlo con affetto è davvero gente di ogni tipo e provenienza. Che conserva intatta nel cuore, a distanza ormai di molti anni, la sua figura. E ben viva è la stima della sua santità». Una beatificazione accolta con gioia dalla Chiesa veneziana. Dove il ricordo della figura e dell’azione pastorale del Patriarca Albino Luciani, svolta in anni delicati e complessi della vita civile ed ecclesiale, è ancora molto vivo.
La città di Venezia, nell’ultimo secolo, ha avuto ben tre Patriarchi saliti poi al soglio di Pietro. San Pio X, Papa dal 1903 al 1914. Giovanni XXIII, Papa dal 1958 al 1963. Giovanni Paolo I, Papa Luciani, il cui pontificato è durato solo 33 giorni, dal 26 agosto 1978 al 28 settembre dello stesso anno.
(ph credit foto in evidenza: Anefo – Paus Johannes Paulus I (kop) CC0)
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