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Due nuove corone per l’icona della Madonna della Salute

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L’icona della Mesopanditissa, che per tutti i veneziani è la Madonna della Salute, avrà due nuovi diademi votivi. Due straordinari gioielli che orneranno il capo di Maria e del Cristo Redentore, e che vogliono essere un gesto di ringraziamento e di affidamento insieme. Si inseriscono in un importante anniversario, il centenario della prima incoronazione, il 23 aprile del 1922, da parte dell’allora Cardinale Patriarca Pietro La Fontaine. E sono in continuità con il voto dopo la peste del 1630 che portò alla realizzazione della Basilica. Domani l’icona storica della Madonna sarà ornata con i nuovi diademi votivi in occasione di una Santa Messa nella Basilica della Salute. Sarà presieduta dal Patriarca Francesco Moraglia che in questa occasione affiderà Venezia e il mondo intero alla Vergine Maria, chiedendole la fine della pandemia e la pace in Ucraina.

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Particolarmente significativo il dono dei due diademi. La loro realizzazione è nata quasi per caso da una conversazione del rettore del Seminario Patriarcale, don Fabrizio Favaro, con Alberto Nardi, titolare della storica gioielleria Nardi in Piazza San Marco che ha offerto le sue competenze e abilità per ridare nuova vita ad alcuni dei tantissimi e preziosi ex voto donati alla Madonna. Rappresentativi di quella secolare storia di devozione che lega fortemente i veneziani a questa preziosa icona mariana. Gli ex voto, al di là del loro valore materiale, raccontano una storia di sentimenti. Ed è soprattutto di questi sentimenti che le due nuove corone vogliono essere testimonianza. Oltre a rappresentare anche un atto di ringraziamento alla Madonna da parte della città.

I diademi realizzati fondendo alcuni preziosi donati alla Madonna come offerte votive

Si tratta di due gioielli, tra classico e contemporaneo, di straordinaria fattura, realizzati fondendo alcuni preziosi donati alla Basilica. Due diademi: il più grande ornerà il capo di Maria, il più piccolo quella del Cristo Redentore. Senza alcuna modifica alla preziosa icona della Madonna. Saranno utilizzati infatti gli stessi supporti già presenti sulla tavola e che normalmente sostengono i gioielli con cui viene impreziosita il 21 novembre. Quei preziosi vengono esposti solo in occasione della festa della Madonna della Salute. Le due nuove corone saranno invece usate in diversi momenti dell’anno per altre celebrazioni mariane.

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Da sinistra: Alberto Nardi, Emiliano Favaro, Riccardo Maccatrozzo, don Fabrizio Favaro

Le due corone sono state realizzate da Emiliano Favaro e Riccardo Maccatrozzo che hanno usato raffinate e antiche tecniche artigianali per la lavorazione dell’oro, il peso è di circa 400 grammi. Inserendo una serie di diamanti per complessivi 22 carati. Con alcune pietre particolarmente importanti, le più grandi pesano circa due carati. Una particolarità di questi diamanti è che sono tutti di tagli diversi, dai più antichi ai più moderni. Elemento significativo quest’ultimo, perché ben rappresenta le diverse generazioni che hanno voluto omaggiare la Madonna con gli ex voto.

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Nella corona più grande c’è la stella mariana a otto punte, la stessa che si vede sulla facciata della Basilica. In quella più piccola la stella a quattro punte affiancata dalle lettere alfa e omega. Due creazioni rispettose dei significati teologici e del valore simbolico dell’icona. Era giunta a Venezia dall’isola di Candia il 26 febbraio 1670, portata da Francesco Morosini. Il 21 novembre di quello stesso anno fu collocata nella nicchia dell’altare. Mesopanditissa perché portatrice di pace. Dinanzi alla sua immagine i veneziani e i candiotti, nel 1264, posero fine alla guerra che li aveva visti coinvolti per un sessantennio.

Gli ex voto donati alla Madonna della Salute: preziose testimonianze di vita e di sentimenti

Un capitolo a parte merita il “tesoro” degli ex voto donati alla Madonna della Salute e che in questa occasione sono stati per la prima volta catalogati. Nelle casseforti che li custodivano sono stati trovati oggetti di grande valore e pregio, testimonianze dell’artigianato orafo veneziano. Ma anche lettere, biglietti, brevi messaggi che raccontano storie di vite passate, di devozione e di sentimenti che vanno ben oltre il valore materiale, importante, di questi oggetti. I gioielli rappresentano spesso il simbolo di una testimonianza. Ed è anche partendo da questa idea che si è arrivati alla realizzazione delle due nuove corone per l’icona della Salute.

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La Messa di domani, alle 10 in Basilica della Salute, sarà preceduta alle 9.30 dalla preghiera del rosario. Vuole essere un ulteriore momento di affidamento e consacrazione alla Madonna in un tempo storicamente segnato dalle malattie e dalle guerre. E ricordare anche il decennale dell’ingresso del Patriarca Francesco Moraglia nella Diocesi veneziana.

Due nuove corone per l’icona della Madonna della Salute ultima modifica: 2022-05-20T15:44:13+02:00 da Cristina Campolonghi

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