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E la Biennale va: al via la 18. edizione della Biennale Architettura

Architettura F

C’è un filo rosso che percorre i padiglioni della Biennale Architettura 2023. L’idea del cantiere, di attività work in progress oggetto di discussioni e dibattiti sul come fare architettura in modo ecosostenibile e all’insegna del cambiamento. In perfetta aderenza con The Laboratory of the Future, titolo della Mostra Internazionale di Architettura che si inaugura oggi a Venezia. Sarà aperta al pubblico fino al prossimo 26 novembre.Una mostra di architettura è al tempo stesso un momento e un processo” ha spiegato la curatrice Lesley Lokko nel presentare questa edizione della Biennale Architettura, la diciottesima . E se The Laboratory of the Future ha adottato come suo gesto essenziale il concetto di “cambiamento”, questo cambiamento non può arrivare da subito al risultato. Ma si traduce inevitabilmente, e necessariamente, in un dialogo e una tensione verso quelli che sono i grandi temi del nostro tempo.

Architettura M

Al centro di questa rassegna c’è l’Africa (oltre la metà degli 89 partecipanti proviene dal continente africano o dalla sua diaspora), dove Lesley Lokko è cresciuta, per raccontare una “nuova” storia dell’architettura. “Più completa” sottolinea la curatrice. Dagli spazi dell’Arsenale a quelli dei Giardini emergono gli interrogativi che sono stati alla base dell’idea di questa 18. Mostra.Che cosa vogliamo dire? In che modo ciò che diremo cambierà qualcosa? Quello che diremo noi come influenzerà e coinvolgerà ciò che dicono gli altri?” Ne nasce un grande processo di idee, un enorme laboratorio, appunto.

Architettura Z

Le porte dell’Arsenale si aprono quest’anno con uno straordinario gioco di specchi. Introduce a materiali, disegni, progetti, oggetti, modelli, costruzioni, installazioni che parlano, per esempio, di riparazione ecologica (Cile). Di architettura come strumento di dialogo tra Uomo e Natura (Croazia). Di energia rinnovabile, etica e biodiversità (Irlanda), con la realizzazione di un’isola leggendaria dell’Atlantico. Ma anche di materiali basici e millenari come il mattone (Uzbekistan) rivisitato, in un percorso labirintico, con un’antica tecnica di lavorazione a smalto blu applicata alla ceramica.

Architettura C

La città di Venezia, con tutte le sue problematicità legate proprio all’ambiente e alla sostenibilità, è fonte di ispirazione per più di un Padiglione. A cominciare da quello austriaco, che cerca di dare un contributo al dibattito sul rapporto tra la città e la Biennale. I diversi Padiglioni narrano di decolonizzazione (Australia), riflettono sul significato di Terra come “suolo” e “luogo cosmico” (Brasile), problemi abitativi e demografia. Mettono al centro il tema dell’acqua, affascinante in questo senso NiLab – The Nile as Laboratory del Padiglione egiziano. Parlano di architettura come creatura viva (Giappone) che ha bisogno di nutrimento per relazionarsi in armonia con il mondo.

Padiglione Italia A

SPAZIALE: Ognuno appartiene a tutti gli altri” è la proposta del Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale. Propone una ricerca di architettura come pratica multidisciplinare e lavoro collettivo. VENETIE MML, la grande veduta, il lavoro raccontato al Padiglione Venezia ai Giardini è la narrazione del futuro della città attraverso 80 interventi pubblici e privati work in progress, tra divenire e cambiamento. Con la riproposizione di una Venezia MD, la veduta a volo d’uccello di Jacopo De Barbari.

Architettura Q

Chiuso anche quest’anno il Padiglione della Russia, il mentre ha trovato spazio la partecipazione dell’Ucraina, annunciata last minute. Si chiama “Before the Future” e racconta claustrofobicamente il presente del Paese con spazi cupi e luttuosi – ma che per i curatori possono diventare luoghi vitali per progettare sopravvivenza e speranza – nelle Sale d’Armi dell’Arsenale.

Ucraina Biennale

Nello spazio Esedra ai Giardini un’installazione rappresenta la rete di fortificazioni del X secolo nella regione di Kiev, riattivata durante i primi giorni dell’invasione russa.

Il Leone d’Oro alla carriera sarà consegnato oggi a  Demas Nwoko, artista, designer e architetto nigeriano, durante la cerimonia di premiazione e inaugurazione della Biennale Architettura 2023.

E la Biennale va: al via la 18. edizione della Biennale Architettura ultima modifica: 2023-05-20T11:35:08+02:00 da Cristina Campolonghi

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