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A San Rocco la restaurata Annunciazione di Tiziano

Gian Chiari L'annunciazione Dopo Il Restauro

Aveva fatto il suo ingresso nella Scuola Grande di San Rocco prima che la Scuola diventasse quella che viene considerata la Cappella Sistina del Tintoretto. Era un lascito, venuto da uno dei suoi membri illustri dell’epoca, il “dottor avvocato” Melio da Cortona che nel suo testamento, siamo a metà Cinquecento, stabiliva di donare l’Annunciazione di Tiziano alla Scuola Grande. Un quadro di devozione privata entrato dunque a San Rocco prima ancora di Tintoretto, probabilmente per abbellire spazi che all’epoca erano decorati solo con drappi. Oggi quest’opera preziosissima, oggetto di un importante restauro, resterà esposta fino al prossimo 2 giugno nella Sala Terrena della Scuola. Sarà poi ricollocata nella sua sede, sopra uno degli arconi del pianerottolo dello Scalone. Occasione unica per ammirare non solo i risultati del restauro, ma anche il dipinto stesso da vicino, prima della sua ricollocazione definitiva.

Un assoluto autografo di Tiziano

L’opera restaurata è stata presentata, con la partecipazione del Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, il 25 marzo scorso. Non a caso in occasione del giorno in cui si data, tradizionalmente, la nascita della città lagunare. Un restauro finanziato da Save Venice – grazie al generoso contributo di Richard K. Riess – che ha gettato nuova luce sul dipinto. Fugando i dubbi sulla sua autenticità tizianesca (Un assoluto autografo di Tiziano” ha affermato la storica dell’arte Maria Agnese Chiari Moretto Wiel). Analisi scientifiche e fotografiche hanno evidenziato la complessa genesi del dipinto. Frutto di un’impostazione tradizionale di matrice ancora belliniana, databile intorno al 1520. Successivamente rielaborata negli anni Quaranta, alla luce di suggestioni di sapore “manieristico”. Sono proprio queste complesse fasi di elaborazione, tipiche di Tiziano, che hanno portato ad escludere interventi di bottega e a riaffermare la completa autografia dell’opera.

Fra i numerosi problemi di conservazione, quello legata al mantello della Vergine, divenuto quasi nero forse a causa di un’antica alterazione irreversibile, che ha contribuito a suggerire l’opportunità del restauro (realizzato da Giulio Bono e che ha richiesto circa un biennio, dal 2021 al 2023) mirato alla comprensione e alla godibilità dell’opera. Intervento ben evidenziato, nelle sue vari fasi, accanto al dipinto in mostra fino al 2 giugno.

A San Rocco la restaurata Annunciazione di Tiziano ultima modifica: 2024-04-04T11:39:47+02:00 da Cristina Campolonghi

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