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Al via il restauro della Crocifissione di Tintoretto

Tintoretto, La Crocifissione, Sala Dell'albergo, Scuola Di San R

Sarà un restauro tra  più importanti e significativi, dopo cinquant’anni dall’ultimo intervento,  quello che interesserà la Crocifissione di Tintoretto, dipinta per la Sala dell’Albergo della Scuola Grande di San Rocco. Committente Save Venice, grazie al generoso sostegno del mecenate americano Arnold M. Bernstein, di Chicago, grande amante del pittore veneziano. Parte da lontano la collaborazione di Save Venice con la Scuola Grande di San Rocco. A cominciare dal 2008-2009 con le indagini scientifiche su tutte le tele del soffitto della Sala dell’Albergo e il restauro di tre di queste opere. Nel 2017-2018 Save Venice ha sovvenzionato l’intervento conservativo di due dipinti del Pordenone e di tre di Tintoretto nella vicina chiesa di San Rocco. Fino al più recente restauro del mosaico dell’Annunciazione di Giovanni Novello di proprietà della Scuola stessa. “Questo sulla Crocifissione è un intervento di grande prestigio, e soprattutto un onore”, sottolinea Melissa Conn direttrice dell’ufficio di Venezia di Save Venice.

Un emblema della Scuola Grande di San Rocco

Il restauro della Crocifissione, il cui costo previsto è di circa 650 mila euro, sarà “Una lunga avventura”, come lo definisce la storica dell’arte Agnese Chiari. “Due anni – spiega – per riportare alla luce questa opera di Tintoretto così come lui l’aveva pensata e la voleva. Con i suoi colori e le tonalità originali. Parliamo dell’emblema della decorazione della Sala dell’Albergo, un’opera molto famosa già in passato, fin da poco dopo la sua realizzazione. Un dipinto fondamentale non solo per la Scuola Grande di San Rocco, ma per per tutta la poetica tintorettiana”. 

Crocifissione Tintoretto Tre Mele
(crediti: Galleria Scuola Grande di San Rocco)

Al di là del recupero estetico dell’opera – aggiunge Agnese Chiari che è anche componente della Cancelleria di San Rocco – grazie a questo restauro si arriverà a scoprire che Tintoretto non era quel pittore monocromo che si pensava”. A partire dalla storia, affascinante, di un particolare. Si tratta di tre mele dipinte su una piccola porzione di tela che originariamente apparteneva alla Crocifissione. Quando Tintoretto portò la Crocifissione alla Scuola Grande per montarla  nella sede preposta, probabilmente si accorse all’ultimo che la tela era leggermente più grande dello spazio disponibile. Piegò quindi la parte eccedente dietro a quella visibile. E’ questa la piccola porzione di tela dove sono dipinte le tre mele. Il fatto di essere rimasta nascosta per secoli, al buio e non soggetta al deterioramento del tempo, l’ha preservata da ogni forma di degrado. Quando, per una casualità, si è scoperta la piegatura, le tre mele che per secoli erano rimaste dietro la tela avevano ancora i loro colori originali, vividi e luminosi.

Un cantiere “aperto” per far sì che la Crocifissione sia visibile anche durante il restauro

Il cantiere del restauro sarà un cantiere/laboratorio “aperto”, per fare in modo che la Crocifissione resti comunque visibile al pubblico. Vicino al recinto verrà installata una riproduzione dell’opera in scala ridotta. Accompagnata da un video, regolarmente aggiornato, che consentirà ai visitatori di seguire i lavori da vicino, quasi fossero essi stessi sul ponteggio. L’intervento sarà eseguito da una squadra di restauratori (da quattro a sei, secondo le diverse fasi del restauro) della CBC Conservazione Beni Culturali guidati da Caterina Barnaba. “Un intervento  – spiega – che ci darà la possibilità non solo di restaurare l’opera, ma anche di conoscerla. Quando si lavora ad un restauro di questo tipo, è importante il fare ma soprattutto il capire. E questa è sempre una grande emozione”. Come si opererà? Dopo le prime indagini diagnostiche non invasive eseguite con tecniche molto avanzate, si affronteranno i problemi legati alla stratificazione di vernici ingiallite e ossidate, e ai residui di colle e di polveri compattate che oggi non permettono una corretta lettura dei colori e dei piani prospettici. Saranno poi trattate le reintegrazioni pittoriche alterate eseguite negli interventi di restauro precedenti.

Particolare Crocifissione Tintoretto
Particolare Crocifissione: a destra, luce visibile; a sinistra, riflettografia all’infrarosso

Per Frederick Ilchman, Chairman di Save Venice, “Questo è un grande omaggio a Tintoretto”. “Un recupero tra i più importanti per Venezia”, così Franco Posocco, Guardian Grando della Scuola di San Rocco. Il restauro sarà sempre in dialogo con l’esterno, grazie ad iniziative di carattere scientifico e divulgativo previste nei prossimi mesi. Per mai interrompere il rapporto tra opera e visitatore. Anzi, facendo sì che il restauro diventi occasione e ulteriore stimolo per ammirare la Crocifissione.

Al via il restauro della Crocifissione di Tintoretto ultima modifica: 2023-03-28T10:40:29+02:00 da Cristina Campolonghi

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