Rossana Casale, la sua Venezia, la musica ed il futuro della cultura

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INTERVISTE PERSONAGGI

Rossana Casale, la sua Venezia, la musica ed il futuro della cultura

Rossana Casale

É sicuramente una delle voci più riconoscibili della musica leggera italiana. Rossana Casale è nata nel 1959 a New York, figlia di un noto fotografo italo-americano, Giac Casale. Gli inizi come corista, con Cocciante e Mina, poi le canzoni di successo come Didin o A tu per tu, gli album, i concerti, il festival di Sanremo, dove arriva terza nel 1993 con Grazie Di Michele e la canzone Gli amori diversi. Ha preso parte anche a commedie musicali, come Un americano a Parigi. Vocal coach in tv per X-Factor ed anche docente in conservatorio, per esempio a Parma. É particolarmente legata a Venezia, avendoci vissuto in giovane età per alcuni anni. E nel Veneziano, più precisamente a Jesolo, l’abbiamo incontrata, in occasione di una rassegna di concerti dedicati alla musica natalizia.

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Venezia, il canal Grande all’altezza di Rialto (foto L.Fincato)

Rossana Casale, cosa ti ispirano queste coste venete?

“Il mare d’inverno è come un film in bianco e nero”, diceva Enrico Ruggeri nella sua canzone. É bellissimo venire da queste parti. Per me è sempre un toccarsi il cuore, è tutta  la mia infanzia.

Come è nato il progetto “gospel”?

É chiaro che quando uno dice “ah, un concerto di jazz dedicato al Natale…” può far sorridere, invece è un lavoro a cui io tengo tantissimo. I musicisti fanno un lavoro incredibile! É nato proprio per la voglia di riuscire a parlare del Natale in una maniera più importante, cioè di dirla un po’ tutta, se si può. Toccare l’essere umano nel suo profondo.

Non sono bei tempi per gli artisti, poco lavoro, sempre meno soldi per la cultura in Italia, i problemi con le major discografiche, internet…

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Un’immagine di Rossana Casale, scattata da Gianni Franzo

Sicuramente sarebbe da mettersi a piangere. Il problema è quello che la cultura viene reputata un cosa in più, la prima che si può togliere. Cosa si toglie a tavola quando si vuole risparmiare? Si tolgono cose come il caviale, ma la cultura invece è importante. Questo è un fatto incredibile. Per altro dalla cultura sono nate le grandi rivoluzioni, per cui il fatto di mettere un bavaglio a tutto quello che è stato già scritto per noi o a quello che si può dire sembra quasi fatto apposta. La cultura è cibo per la mente ed è importantissima. Ci sono tanti attori e tanti musicisti in mezzo alla strada, piano piano stanno chiudendo i teatri, i luoghi della musica, stanno scomparendo le case discografiche. Torneremo con il carretto per strada? Va bene, lo faremo!

Hai preso parte anche ad X-Factor, è possibile che oggi gli artisti emergano solo attraverso questa modalità? Possiamo lanciare un messaggio di speranza per chi si affaccia alla musica?

Quella non è speranza, è realtà. I talent sono una realtà in questo momento. Credo che si tornerà appunto alla gavetta, quella vera.

Album: Round Christmas (Egea)
Libro: Sara Cerri – Circo immaginario – Fabbri editore 
Contatto: rossanacasale.it 

Rossana Casale, la sua Venezia, la musica ed il futuro della cultura ultima modifica: 2022-01-04T12:30:54+01:00 da Gigi Fincato

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cathia vigato

Articolo interessante! La Casale dimostra la sua intelligenza e la sua serietà artistica grazie anche alle domande ben poste dal giornalista.

Julieta B. Mollo

Bravissima!

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