Silvano 'Pipa' Pavan, le sue biciclette e Favaro Veneto

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Silvano Pipa Pavan, le sue biciclette e Favaro Veneto

Silvano Pipa Pavan

In Terraferma li conoscono tutti, i fratelli Pavan, per la loro bici-officina a Favaro Veneto, che si  trova proprio di fronte al parco commerciale “La Piazza”. Sono Stefano, il responsabile, e Silvano, a tutti noto con il soprannome di Pipa. Nato a Mestre nel 1949, ha sempre abitato a Favaro. La bottega di via Triestina esiste dal 1957, ma inizialmente facevano i fabbri, con il padre. Dopo la scomparsa di quest’ultimo, alla fine degli anni Settanta, sono diventati riparatori di biciclette.

Pipa, qual è stata la molla che vi ha fatto prendere questa decisione?

Un po’ il lavoro che non ci piaceva più, dopo la morte del papà. Abbiamo avuto l’input da un pensionato siciliano, che si divertiva a costruire telai per bici da corsa a Marghera, che mi ha insegnato. Sono nel mondo del ciclismo da sempre e mi era piaciuta l’idea di riconvertire l’officina. Ci siamo anche costruiti le attrezzature ed abbiamo iniziato a fare dei telai da corsa in acciaio. All’epoca eravamo all’avanguardia. 

Parco-biciclette dell'officina di Favaro Veneto
Alcune delle molte biciclette nel deposito (foto L.Fincato)

Qui di fronte è parcheggiato un furgone di un gruppo sportivo, è vostro?

Certo, abbiamo un club dilettantistico, che è stato anche 13 volte campione d’Italia di cicloturismo. Personalmente ho corso agonisticamente dieci anni, dai 15 ai 25 anni. Nel ciclocross ho anche vinto un paio di corse. Ora seguiamo le gare a livello regionale e non solo. 

Tornando all’officina, siete stimati e benvoluti da tutti e il lavoro non vi manca…

Siamo sempre pieni di biciclette, facciamo ogni tipo di lavoro, anche quello che non fanno gli altri, come saldare telai. Non abbiamo mai voluto diventare ricchi, ma dare un servizio. Mi sono sempre impegnato anche per promuovere l’uso della bici. Sono andato nelle scuole ad insegnare a riparare le camere d’aria, o a raccontare la storia della bicicletta.

Un'immagine di Pipa Pavan all'esterno del suo lavoratorio
Silvano Pavan al lavoro

Avete aperto anche una specie di scuola del riparatore, è esatto?

Sì, lo spazio che abbiamo ottenuto dal Comune, come società ciclistica Favaro Veneto, da una decina d’anni è a forte Carpenedo. In particolare alla domenica c’è un ragazzo del Bangla Desh, che tiene un laboratorio attrezzato dove si insegnano i trucchi del mestiere. I giovani però non sono molti, anche se potrebbe essere un’idea per un lavoro. Pensiamo ai recenti incentivi sull’acquisto delle bici, che spesso non sono state acquistate per passione, ma pensando al risparmio, per poi lasciarle in un angolo o rivenderle. E questa è una cosa che mi dà molto fastidio. manca quella mentalità che altri popoli hanno. Penso per esempio alla mia una compagna olandese, che quando lavorava andava tutti i giorni al lavoro a Venezia in bici. A modo nostro siamo stati un po’ i precursori nell’incentivare l’uso di questo mezzo.

Ha anche un passato da ambientalista militante, cosa ha significato quest’impegno?

Recentemente sono stato rieletto consigliere della municipalità di Favaro. Qui non è stato semplice battersi per l’ambiente. Speriamo che ora si possa ritrovare anche un po’ d’amore per questo mezzo di trasposto, per esempio educando ad andare a scuola in bici, come ho fatto io da ragazzo. All’epoca il consumismo ci imponeva l’automobile, la Vespa, anteponendo troppo spesso il dio denaro al benessere vero. 

Un tratto di via Triestina a Favaro Veneto
Via Triestina a Favaro all’altezza dell’officina dei fratelli Pavan

Infine, qual è il rapporto di Pipa Pavan con la città di Mestre?

Qui a Favaro, per esempio, c’era il parco Chico Mendez, ma quando hanno costruito il centro La Piazza l’hanno eliminato. All’epoca sono stato uno dei pochi a protestare, ma invano. E’ stata demolita anche la vecchia piscina, che non poteva più essere ristrutturata, e sostituita con un campo di basket all’aperto. Per il futuro della terraferma servirebbe tornare un po’indietro nel tempo, ad un vivere più civile, con più rispetto per l’ambiente.             

Silvano Pipa Pavan, le sue biciclette e Favaro Veneto ultima modifica: 2022-01-31T11:06:33+01:00 da Gigi Fincato

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