Nel segno di Marco Polo, dall’inizio alla fine. Lo testimoniano le belle immagini della Danza del Drago, uno degli eventi di chiusura del Carnevale di Venezia, dedicato quest’anno al grande viaggiatore, mercante, esploratore veneziano in occasione dei 700 anni dalla sua morte. Il binomio Venezia e Oriente è stato al centro di questa ultima giornata di festa che ha visto, sul palco di Piazza San Marco, sfilate in costume, danze, acrobazie, spade, ventagli.
Ma anche riti propiziatori per risvegliare il drago e il leone come buon auspicio per un 2024 ricco di pace e serenità. Un evento dedicato a Venezia e alla città cinese di Suzhou – universalmente conosciuta per la qualità della sua seta e la particolare tecnologia di tessitura (da vedere la mostra L’asse del Tempo: Tessuti per l’Abbigliamento in Seta di Suzhou a Palazzo Mocenigo fino al 29 febbraio) – che con Venezia è gemellata dal 1980.
La manifestazione si è aperta con una sfilata di 22 costumi tradizionali cinesi. Per proseguire poi con la danza dei ventagli, i duelli con le spade, le dimostrazioni di arti marziali. Ma anche coreografie acrobatiche e di Tai Chi fino ai riti propiziatori per risvegliare il Drago che è stato fatto volteggiare su Piazza San Marco.
La Danza del Drago è una danza tradizionale cinese eseguita, soprattutto durante le celebrazioni di alcune festività, da un insieme di persone che si muovono con movimenti coordinati che mimano quelli sinuosi dell’animale mitico. E si traducono in una vera e propria “danza” in cui a movimenti rettilinei si associano percorsi circolari.
(crediti foto: ufficio stampa Comune di Venezia)
