Al via il Festival dei Matti, l'intervista ad Anna Poma - itVenezia

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Al via il Festival dei Matti, l’intervista ad Anna Poma

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A ridosso de Il Festival dei Matti, abbiamo incontrato Anna Poma, una delle forze propulsive del festival.  E’ stata consulente del D.S.M di Treviso per specifici progetti di de-istituzionalizzazione. Nel 2002 è socio fondatore della cooperativa sociale Con-Tatto e ne è Presidente. Dal 2003 è portavoce del Forum Veneto per la Salute Mentale e negli ultimi anni è referente regionale del comitato StopOpg. Svolge attività di psicoterapeuta tra Venezia e Treviso ed è formatrice in diverse istituzioni.

L’intervista

Iniziamo dal Festival: il Festival dei Matti e non della Follia.

Il festival nasce per portare all’attenzione del pubblico il tema della salute mentale. Abbiamo pensato che fosse meno oggettivante mettere la parola matti. E’ una parola che in qualche modo lascia aperte le porte. Essere considerati matti significa in qualche modo essere riconosciuti nelle propria specificità e propria unicità. Ci sembra sia più interessante rimettere in circolazione i temi della cittadinanza della follia piuttosto che le tecniche.

Chi ha una sofferenza mentale continua ad essere escluso, e rischia di perdere i diritti che la nostra legislazione illuminata dovrebbe garantire. Festival dei Matti è un titolo un po’ politicamente scorretto. E’ un nome che lascia aperte delle domande, producendo informazione e raccogliendo dei bisogni. Siamo tutti a rischio: tutti possono essere interessati da questa esperienza, spesso accade di inciampare o accade a qualcuno che ci è vicino.

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La camicia di forza era un mezzo di contenzione molto utilizzato

Stigma e salute mentale

A seconda della propria esperienza, le tematiche legate alla salute mentale sono molto vicine ad ognuno di noi. Quanto è importante oggi parlarne alla luce di eventi traumatici come le recenti morti in carcere. Ma anche di fronte al dibattito sulle Rems. Il digiuno di StopOpg, le campagne contro lo stigma.

E’ tema di grandissima attualità perché ci si interroga sul nostro ordine sociale. Ad esempio consideriamo le campagne contro lo stigma. Alcune sono azionate anche da alcuni Dipartimenti di salute mentale, ma sono spesso inficiate da una contraddizione di fondo. Molti luoghi della psichiatria, che dovrebbero essere dedicati alla salute mentale, in realtà continuano a proporre pratiche estremamente restrittive che alimentano lo stigma.

Quasi l’80% dei diagnosi e cura psichiatrici in Italia continua ad avere le porte chiuse, a praticare contenzione. E’ chiaro che la psichiatria che vuole contrapporsi allo stigma e lo fa continuando a lavorare sull’esclusione anziché sull’inclusione, aziona campagne che non portano da nessuna parte. Mi sembra che se si continua a riproporre un’idea di sofferenza mentale di un certo tipo, lo stigma non riesca a sradicarsi, a sfarinarsi, a demolirsi.

Lo stigma non è solo legato all’ignoranza ma anche alle modalità di cura. Molti luoghi della psichiatria sono estremamente chiusi, stigmatizzanti. Tendono a costruire la cura con interventi prevalentemente farmacologici. Interpellare e sensibilizzare su queste questioni i diversi attori sociali che non sono necessariamente tecnici ci sembra possa essere l’unica vera strada per poter migliorare il tema della follia.

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Interpellare e sensibilizzare su queste questioni i diversi attori sociali è importante

I temporali

Il tema del Festival dei Matti è quello dei temporali

Il nostro tempo sembra essere caratterizzato da continue urgenze. Un tempo accelerato in cui ci sono queste continue situazioni che si prendono la scena o che sembrano richiedere giudizi rapidi, egocentrici, definitivi, tassativi. Un tempo che ha smesso di darsi le pause necessarie per pensare. I temporali hanno questa caratteristica. Dobbiamo a prenderci delle soste intorno alle parole.

Il programma de Il Festival dei Matti è davvero variegato!

Ci sono eventi più di richiamo e ospiti più illustri ma cerchiamo di essere molto attenti a valorizzare tutte le cose crediamo siano di grande valore. L’intero programma è consultabile sul sito www.festivaldeimatti.org

Al via il Festival dei Matti, l’intervista ad Anna Poma ultima modifica: 2017-05-25T09:49:51+02:00 da Lucia Vazzoler

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