Era stata la più giovane nuotatrice di sempre a conquistare una medaglia olimpica. Alle Olimpiadi di Atene del 2004 Federica Pellegrini, veneta di Spinea, aveva poco più di 16 anni quando era salita sul podio per la medaglia d’argento nei 200 stile libero. La più giovane atleta italiana a raggiungere questa vetta individuale. Da allora, giovane ragazzina già piena di grinta e di talento, dal suo Veneto al mondo ne ha fatta tanta di strada. Quattro anni dopo infatti sale sul podio più alto a Pechino, dove vince nella medesima gara una medaglia d’oro. E quest’anno, a Tokio 2020, ha raggiunto la quinta finale olimpionica consecutiva nei 200 stile libero. Era questo il mio obiettivo, ha detto subito dopo la qualificazione, adesso mi diverto. E infatti, nella finale arriva al settimo posto quasi sorridendo, e spiega: ”Ho sorriso anche mentre nuotavo”.
Dalla vasca alla Commissione Atleti del Cio: un nuovo capitolo sportivo nella vita di Federica Pellegrini
Qualche lacrima è inevitabile, la commozione per la consapevolezza che un capitolo straordinario della sua vita si è chiuso e che quel mondo è ormai alle sue spalle. Ma sono tanti i successi, le medaglie e i record raggiunti che la divina Pellegrini può comunque sorridere. Guardando avanti e pensando a nuovi obiettivi. Il primo è arrivato quasi subito, a pochi giorni dalla gara olimpionica la fuoriclasse italiana è stata eletta infatti nella commissioni atleti del Cio, il Comitato Internazionale Olimpico. Non parteciperà più alle Olimpiadi in vasca ma ci sarà comunque anche se non a livello agonistico. Resterà in carica per circa sette anni fino al termine di Los Angeles 2028. Un incarico importante e di grande prestigio: “Questa elezione mi apre una finestra importante sul mio mondo ma con un altro ruolo – ha dichiarato all’Ansa – Sono molto contenta. Sarò sempre connessa alle Olimpiadi, in altre vesti ma sempre con quella da atleta. Il futuro? Questa era la mia ultima Olimpiade: fuori mi aspetta una vita molto eccitante, forse un po’ meno faticosa ”.
Tante idee sul nuoto, sul benessere psicofisico degli atleti, sullo spinoso argomento doping. Ci sarà molto da lavorare, Federica Pellegrini è già pronta per questa nuova avventura. Nel frattempo si gode i successi, suoi ma anche degli altri atleti italiani. Brinda il giorno del suo compleanno festeggiato lo scorso 5 agosto a Tokio a Casa Italia insieme al compagno/allenatore Matteo Giunta e al presidente del Coni, Giovanni Malagò. E’ pronta per il prossimo rientro in Italia dove a festeggiarla ci saranno i suoi tantissimi fans, nazionali e locali. Perchè l’atleta è partita dalle piscine del Veneto e in particolare di Spinea, dove è cresciuta, per conquistare il mondo.
Altri atleti veneti sul podio delle Olimpiadi di Tokio, in vista di Milano-Cortina 2026
Oltre a Federica Pellegrini, dei quaranta atleti veneti che hanno partecipato alle Olimpiadi di Tokio, altri sono saliti sul podio di Tokio 2020. Il veronese Elia Viviani, medaglia di bronzo nell’omnium, gara a punti del ciclismo su pista. Francesco Lamon, di Mirano in provincia di Venezia, della squadra che ha vinto la medaglia d’oro nel ciclismo su pista con il nuovo record del mondo. Due medaglie per Thomas Ceccon di Schio, argento e bronzo vinti nelle staffette 4×100 stile libero e 4×100 misti. Bronzo nella ginnastica artistica per la polesana Alessia Maurelli di Santa Maria Maddalena. E c’è un po’ di Veneto anche nei due straordinari ori di Marcell Jacobs (100 metri piani) e di Gianmarco Gimbo Tamberi (salto in alto) e in quello di Massimo Stano, 20 Km di marcia. Tutti gareggiano infatti per le Fiamme Oro Padova. In questa olimpiade con il record italiano di medaglie, sono in testa Lombardia e Veneto che, come ha voluto sottolineare Giovanni Malagò nella conferenza stampa a Casa Italia, “stanno già entrando in clima olimpico, per i Giochi invernali del 2026 di Milano-Cortina”.
(ph credit: pagina Fb Federica Pellegrini)
Bravissima!