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INTERVISTE STORIA, ARTE E CULTURA

Ronnie Grace, una giovane cantautrice in laguna

ronnie grace

Ronnie Grace, nome d’arte di Veronica Moro. Italocanadese e bilingue. Inizia a scrivere canzoni all’età di 12 anni e a 21 inizia a suonare l’ukulele. Le ispirazioni principali arrivano dal mondo blues e soul. In particolare da artisti come Aretha Franklin,  Etta James, Nina Simone, e molti altri. L’abbiamo incontrata per voi!

L’intervista

Ronnie Grace. Da dove nasce questo nome?

Ronnie in inglese è il diminutivo di Veronica. E’ anche un nome maschile, e l’idea di un nome d’arte androgino mi ha sempre stuzzicato, perciò l’ho scelto. Per quanto riguarda Grace invece sto ancora cercando di capirlo anch’io. Ogni volta che me lo chiedono do’ una risposta diversa. Mi piace l’idea che circolino storie totalmente differenti sul suo significato senza che io confermi o smentisca alcuna.

Quale è il tuo rapporto con Venezia, città in cui stai vivendo?

Ecco, Venezia è proprio una di quelle emozioni estremamente complicate da descrivere a parole, ma ci provo lo stesso. Innanzitutto Venezia è unica e molte cose assieme. Non credo di esagerare dicendo che non esista nessun costrutto urbanistico nella storia dell’umanità, nessuna metropoli o nessuna città che sia lontanamente paragonabile a Venezia. In questi ultimi due anni ho vissuto a Rialto. La mia “love story” con la città da allora non è mai scemata. Mi ha sempre dato molto, ed in cambio cerco di fare del mio meglio per conoscerla e rispettarla.

Ronnie Grace

Ronnie Grace nei canali di Venezia

RONNIE GRACE: MUSICA E SOGNI NEL CASSETTO

Hai iniziato giovanissima, a soli 12 anni. Che cosa ti ha spinta verso la musica, un’urgenza particolare?

E’ una bella domanda. In realtà ho iniziato a cantare molto prima dei 12 anni, da quando me lo ricordo a dire il vero. Per me la musica è sempre stata una necessità innata che non ha mai avuto bisogno di un motivo scatenante se non quello di autoespressione. Non saprei collocarti il punto d’origine preciso in cui ho sentito di dover assolutamente cantare. Ne ho sempre avuto bisogno nella vita di tutti i giorni per trasmettere una serie di emozioni che le parole spesso e volentieri fallivano di descrivere.

Che cosa significa per Ronnie Grace scrivere?

E’ una necessità simile al canto, ma è una forma d’espressione molto più solitaria. Quando scrivo entro in uno stato meditativo in cui ci sono io in una stanza da sola con me stessa. A differenza di quando mi esibisco sul palco per le persone. Credo che scrivere e cantare siano facce della stessa medaglia, che in qualche modo siano complementari. La voce ha bisogno di una parola, e la parola di una voce.

Il tuo sogno musicale nel cassetto? (che ovviamente ti auguriamo di raggiungere)

Realizzare il mio cd.

Nei tuoi pezzi suoni l’ukulele e ti fai accompagnare da altri musicisti. Perché proprio questo strumento? È sempre più di moda tra i giovani cantautori!

Diciamo che non avrei mai iniziato a suonarlo se non mi fosse stato regalato. Credo che il motivo per cui stia andando così di moda oggigiorno si possa facilmente riassumere in due punti. Il primo è che l’approccio allo strumento è molto facile. Il secondo è che lo strumento in sé, rispetto alla chitarra, è molto più economico.

Ronnie Grace

Un altro scatto di Ronnie Grace

RONNIE GRACE: INFLUENZE E PROGETTI FUTURI

Quali sono le tue influenze musicali?

Da piccola i miei mi facevano ascoltare Beatles, Elton John, Queen, Aretha Franklin, Marvin Gaye, e molto, molto molto molto brit pop. Troppo brit pop. I generi che però mi hanno da subito improntata, molto prima che andassero di moda nella cultura mainstream, sono il soul ed in generale la “black music”. Poi crescendo mi sono spontaneamente avvicinata alla musica elettronica, anche questa prima che andasse di moda. Adesso invece sto cercando di fare una cosa difficilissima, quasi impossibile. Scrivere brani senza pensare ad alcuna collocazione di genere, ma scegliendo esclusivamente sonorità che mi piacciono. Sono curiosa del risultato finale.

Quale è il disco che stai ascoltando di più adesso?

Saranno 4 mesi che ascolto in loop “Evolve” degli Imagine Dragons. E’ un gruppo rock alternativo americano. La verità è che non vado pazza per questo genere. Ma loro per qualche motivo mi hanno stregato. La prima volta che ho sentito “Thunder” alla radio ho avuto come un momento di illuminazione (di solito la radio fa da sottofondo ai miei viaggi in macchina, non l’ascolto veramente). E’ un album eclettico, miscela molto bene vari generi e ha sonorità molto fresche. Lo consiglio vivamente.

Ci dai un’anticipazione sui tuoi progetti futuri?

Sicuramente non c’è solo la musica, anche se è stata e sempre sarà una fetta molto importante della mia vita. Ho in progetto di fare un lungo viaggio da sola in una città in cui sogno di andare da quando sono piccola, ma non voglio svelare la meta. Desidero completare i miei studi a Ca’ Foscari e continuare a cantare, studiare, imparare e crescere. E restare a vivere a Venezia, ovviamente.

Ronnie Grace, una giovane cantautrice in laguna ultima modifica: 2017-12-21T14:03:18+01:00 da Lucia Vazzoler

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