Sono 43 nel Veneto le aperture per le Giornate FAI di Primavera che si terranno sabato 25 e domenica 26 marzo. Un evento che rappresenta un’enorme occasione di conoscenza di storie da scoprire o approfondire. Di luoghi nascosti, curiosi e sorprendenti, originali e affascinanti. Ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche. Ma anche edifici di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani. E poi parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi. Una manifestazione che nasce dall’impegno dei 7500 volontari del FAI. “In questi 31 anni di esistenza la loro opera ha contribuito a scrivere – ha detto Marco Magnifico, presidente del Fondo Ambiente Italiano – una grande enciclopedia spontanea. Parallela a quella ufficiale dei beni culturali italiani”.
Sono luoghi che non avevano coscienza di essere beni culturali e che grazie al FAI sono stati resuscitati. E a cui il FAI ha dato la dignità di monumenti. Le Giornate di Primavera rappresentano quindi un grande momento collettivo e una enorme occasione di conoscenza e di educazione al bello, all’arte. Alla scoperta del patrimonio culturale e paesaggistico italiano non certificato. Da nord a sud del nostro Paese, in un ventaglio largo e trasversale che vede aperti 750 luoghi in 400 città. La maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti.
I “tesori” FAI nella nostra regione
Fra i 43 luoghi FAI del Veneto che sarà possibile visitare in questo fine settimana, andiamo allora a Vicenza dove aprirà il neo-palladiano Palazzo Zileri Dal Verme. Ma anche, a Bassano del Grappa, la Cappella Mares – Ca’ Erizzo. A Venezia tante opportunità, fra cui il celebre Negozio Olivetti in Piazza San Marco, le aule storiche del Tribunale, l’aeroporto civile G. Nicelli del Lido, l’Arsenale Militare Marittimo. Ma anche a Portogruaro la Biblioteca Civica e a Concordia Sagittaria le sale museali del Palazzo Municipale. In provincia di Treviso, ad Altivole il Memoriale Brion, a Vedelago la Barchessa di Villa Pola e il Birrificio Barch.
Nel padovano, Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia, Villa Pesavento e Fattoria Lungargine, la Fiera di Padova e il Nuovo Centro Congressi. Villa Cappello Rama è la proposta a Pontecchio Polesine in provincia di Rovigo dove il FAI suggerisce anche Ca’ Salvioni Fracasso. Imperdibile Villa Grimani a Ceresolo. Nel bellunese la proposta è Palazzo Mazzolà a Longarone dove fra i luoghi del FAI ci sono anche i Murazzi e la Chiesa di Santa Maria Immacolata. In provincia di Verona, andiamo a Povegliano Veronese per I Celti, il Tesoro Nascosto e, a Rivoli, il Forte di Wohlgemuth.
Pillole di un fine settimana di eccellenza nel Veneto. Alla scoperta di luoghi e monumenti che sono anche testimonianze di orgoglio, di appartenenza e di senso di responsabilità. Perchè la tutela e il rilancio di ogni singola proposta parte anche da questo. L’elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione su www.giornatefai.it.
(foto in evidenza: Venezia, Palazzo Sandi; crediti foto-Frisoli-©FAI)