Il mito degli Stati Uniti d’America. È quello che si prefigge di diffondere e promuovere American Meeting, attraverso l’associazione culturale omonima (online: americanmeeting.net), una rivista e l’organizzazione di vari eventi, in giro per l’Italia. Tra questi anche diverse presenze in Veneto, come per la partecipazione al Daytona Beach di Jesolo e al Motor Bike Expo di Verona. Luogo dove vengono per lo più esposti, con gran gioia degli appassionati; rari esemplari autoveicoli d’epoca made in Usa.
Per saperne di più abbiamo interpellato, proprio in occasione di uno di questi seguitissimi eventi locali, Arianna De Giorgi, vicepresidente dell’associazione.
Arianna, intanto raccontaci un po’ come avete iniziato…
L’associazione è nata a Mirandola, in provincia di Modena; ma contiamo associati ed operiamo in tutt’Italia. Abbiamo anche contatti diretti negli Stati Uniti. Ci occupiamo di promuovere a 360 gradi la cultura americana nel nostro territorio.
Ovviamente, alimentando anche rapporti tra Italia ed Usa ed agevolando anche persone che sono interessate ad andare a studiare o a svolgere attività lavorative oltreoceano, ed informando anche l’America sulla passione che abbiamo e che “muove” molte persone in diversi settori.
Abbiamo per esempio collaborato con una gruppo di giornalisti americani specializzati in motori, che volevano venire in Italia per fare una serie di percorsi e capire come affrontiamo il tema delle auto custom.
Hai parlato di tendenze ed anche di una cultura che si occupa di questi mezzi, cosa c’è di particolare che attira noi italiani verso questi “mostri di metallo”?
Dipende, noi non trattiamo solo la cultura motoristica, ma a volte siamo presenti alle esposizioni di auto e moto in rappresentanza di quelle americane, perchè è comunque la nostra passione e quella di molti nostri soci.
Di solito esponete mezzi molto diversi fra loro, dai pick up ai van, dai mezzi sportivi a quelli vintage; è un fatto più di passione o di business?
Non è tanto un business, per le auto americane si tratta soprattutto di passione ed a volte non tutto lo capiscono. In realtà anche i ragazzi che portano le loro auto personale alle esposizioni dove partecipiamo spendono per cercare, per comprarle, per restaurarle, quindi il ritorno economico non c’è, anzi è solo passione per questi “motori”.
Cercare delle macchine di cui sono magari rimasti pochi esemplari, acquistarle, sistemarle o anche customizzarle, che è però tutta un’altra filosofia. Anche chi se ne occupa per lavoro i margini sono bassi ed i costi alti, compresi poi quelli di gestione dei mezzi. Questi sono talmente elevati che i margini spesso quasi non ci sono, pensiamo alle ore di manodopera, difficoltà nel reperire i pezzi di ricambio originali, le omologazioni, le revisioni a volte quasi impossibili.
Come vi si può trovare, come associazione?
Di eventi pubblici ne facciamo in tutta l’Italia, soprattutto quelli che hanno una certa attinenza per i nostri temi; come a Verona per il Motor Bike Expo, perché nel settore motociclistico e del custom è la fiera italiana di riferimento.
Oppure come a Cremona con il Salone del Cavallo Americano o in molte altre manifestazioni in vari settori, come alla Colonna delle Libertà; per quanto riguarda il settore dei veicoli storici militari.
Insomma ci piace essere coinvolti in tutte queste iniziative. Per ulteriori informazioni ci si trova online al sito assoamerica.it.
