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Murano e l’America, contaminazioni vetrose

murano - Alberi Di Vetro

Murano e l’America, contaminazioni. L’eleganza italiana e la giocosità americana. Il rigore metodologico dei maestri vetrai muranesi e il gioco divertito degli artisti americani. Sono alcuni degli aspetti che emergono da una contaminazione artistica di grande prestigio, quella tra il vetro di Murano e lo Studio Glass Americano dagli anni Sessanta ad oggi. In questo oltre mezzo secolo due culture contrapposte si mescolano. Da un punto di vista estetico ma anche tecnico. E la contaminazione diventa scoperta. In questi anni Murano scopre l’America e l’America scopre Murano. Si può partire da qui per raccontare la mostra Venezia e lo Studio Glass Americano, aperta nell’isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia, fino al prossimo 10 gennaio.

Sgabello realizzato con il vetro di murano

Una carrellata di 155 pezzi straordinari di 60 artisti americani e veneziani – allestiti magicamente negli spazi de LE STANZE DEL VETRO – che trova la sua sintesi nella vicina Sala Carnelutti della Fondazione Giorgio Cini. Dove, per la prima volta fuori dagli Stati Uniti, è stata esposta una spettacolare creazione in vetro realizzata a Murano nel 1996 dall’artista americano Dale Chihuly insieme ai maestri muranesi Pino Signoretto e Lino Tagliapietra. Laguna Murano Chandelier, questo il titolo dell’opera, era stata realizzata nell’ambito di un progetto di sculture da collocare a Venezia. In realtà questa è la prima volta che la si può ammirare nella città lagunare, e proprio alla laguna veneziana l’opera è dedicata. Con le sue cinque enormi componenti, due appese al soffitto e tre montate a terra che, in un gioco fantasioso, quasi un’esplosione, rimanda a diversi soggetti marini: un granchio, una medusa, un pesce palla, un polpo, un’anguilla, una stella marina, degli squali, una sirena e anche il dio del mare Nettuno.

1960: Lo Studio Glass Americano guarda all’Europa e a Murano

Murano e l’America, il vetro e le contaminazioni è la storia e il racconto di questa mostra. Nel 1960 lo Studio Glass aveva cominciato a guardare all’Europa. In quegli anni la produzione vetraria americana era ormai molto industrializzata e aveva perso quelle abilità manuali fondamentali per la creazione del vetro artistico. Gli americani guardavano a Venezia e all’isola di Murano in particolare.

Una Sala Della Mostra Venezia E Lo Studio Glass Americano
Creazioni in mostra

Qui i maestri vetrai rappresentavano ancora delle figure insostituibili, in termini di tecnica e di capacità artistica. Ne nasce quella che verrà definita una “relazione amorosa”. Partono per gli Stati Uniti i grandi maestri Pino Signoretto e Lino Tagliapietra. “Lì – racconta Tagliapietra – ho subito trovato una grande energia, una voglia di fare che a Murano quasi non esisteva più. C’era tanta voglia di imparare”. Artisti pionieristici come Dale Chihuly e Benjamin More, una volta apprese le tecniche della lavorazione artistica del vetro di Murano in loco, hanno invitato i maestri muranesi negli Stati Uniti. E contaminazione fu, delle migliori. Certamente un purista potrebbe avere qualcosa da ridire. Resta il fatto che dalle contaminazioni spesso nascono impulsi di crescita e di sviluppo straordinari, nuovi racconti e inediti linguaggi.

Lino Tagliapietra Alla Conferenza Stampa
Il maestro vetraio Lino Tagliapietra alla conferenza stampa

Le murrine sulla bandiera americana, una contaminazione eccentrica

Sono quelli proposti da questo nuovo progetto espositivo, il primo in assoluto ad esaminare il capitolo delle influenze, tecniche ed estetiche, che il vetro veneziano ha avuto sullo Studio Glass americano. Le opere esposte attingono in modi molto diversi alla storia del vetro muranese. A volte sono vicine all’ispirazione veneziana. In altri casi evolvono tecniche tradizionali, come quella della murrina, in direzioni molto più United States, come gli oggetti di Richard Marquis ispirati alla bandiera americana. Sia che lavorino esclusivamente con il vetro, sia che ad esso si siano avvicinati provenendo da altri settori creativi, gli artisti di oggi continuano comunque a spingere in avanti i tradizionali confini dell’arte del vetro. In una storia, come sottolinea la curatrice della mostra Tina Oldknow, “Di scambio di conoscenze, e della trasformazione di queste conoscenze in nuovi percorsi di indagine”. Tra Murano e l’America, le contaminazioni sono queste.

Installation View
Opere in mostra

Il catalogo della mostra (curato da Tina Oldknow e William Warmus, Skira editore) mette in luce la varietà dell’arte e del design del vetro americano, dimostrando l’eredità della produzione del vetro veneziano in America. Evidenziando come artisti americani e veneziani insieme abbiano rinnovato la vivacità di un millenario linguaggio storico artigianale. Venezia e lo Studio Glass Americano mette a disposizione dei visitatori un servizio gratuito di visite guidate tutti i sabati e le domeniche, alle 12 in inglese o in italiano, alle 17 in italiano. Il progetto prevede inoltre laboratori domenicali e incontri per famiglie e ragazzi oltre ad attività didattiche per le scuole. Molte attività potranno anche essere seguite on line. Informazioni sul sito e i profili social de LE STANZE DEL VETRO.

(ph. Enrico Fiorese)

Murano e l’America, contaminazioni vetrose ultima modifica: 2020-09-21T11:52:50+02:00 da Cristina Campolonghi

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