Sono oltre settanta gli eventi in programma per la celebrazione del Giorno della Memoria, uno dei momenti più rappresentativi e fortemente simbolici della vita culturale veneziana. Come stabilito dalla legge 211 del 20 luglio 2000, il Giorno della Memoria è stato fissato il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Ma da anni questa ricorrenza copre un arco temporale ben più ampio. Con manifestazioni (fino al 23 febbraio) a Venezia, ma anche a Mestre, Marghera, Lido, e circa ottanta soggetti coinvolti fra le principali istituzioni culturali cittadine che ogni anno di più si rivolgono alle giovani generazioni.
Apice di tutti gli eventi sarà la cerimonia di domenica 22 gennaio alle 11 al Teatro La Fenice. Presenti il sindaco Luigi Brugnaro e il presidente della Comunità Ebraica di Venezia Dario Calimani. In programma il “Concerto per la Memoria” che proporrà musiche di Arnold Schoenberg con al pianoforte Pina Napolitano, una delle più importanti interpreti di musiche di Schoenberg.
“La memoria è mettersi nelle condizioni di chi ha vissuto la barbarie”
“Queste manifestazioni – ha ricordato il rabbino capo della Comunità Ebraica di Venezia, Rav Alberto Sermoneta, nel corso della presentazione della Giornata della Memoria 2023 – sono il risultato di un percorso. L’esito di quello che la Shoah ha lasciato nelle nostre menti e nelle nostre anime. La memoria è mettersi nelle condizioni di chi ha vissuto la barbarie e essere consci che quello che è accaduto in Italia è partito dall’Italia. Nella consapevolezza di chi ha voluto le leggi razziali e nell’indifferenza di chi le ha accettate. Per questo dobbiamo parlare non di nazismo ma di nazifascismo. Molti hanno aiutato, ma molti hanno anche fatto finta di niente, tappandosi le orecchie”.
A proposito dei campi. “Dobbiamo ricordare che quelli non erano campi di concentramento ma campi di sterminio. Ben diversi dai campi profughi a cui si vorrebbero in qualche caso paragonare – ha aggiunto – Campi di sterminio preceduti da viaggi senza nessun rispetto per nessuno. Alla fine di quei viaggi i prigionieri venivano accolti dai cani, e poi portati al macello. La Shoah è stata la negazione assoluta dell’essere umano. E’ anche questo quello che dobbiamo trasmettere ai giovani. Non in modo immersivo, ma goccia a goccia. Noi che abbiamo recepito questo messaggio dai testimoni dobbiamo passarlo ai giovani che non hanno potuto conoscere quei testimoni”.
Un accenno particolare alle Pietre d’Inciampo: “Un simbolo – ha concluso rav Sermoneta – dell’indispensabile esercizio della memoria. Come diceva Primo Levi, dove non c’è la memoria si è condannati a rivivere la storia”.
A Venezia verranno posate 24 nuove Pietre d’Inciampo
A proposito delle Pietre d’Inciampo, quest’anno ne verranno posate 24. Insieme a quelle già esistenti (in tutto 159) fanno di Venezia la città con il maggior numero di Pietre d’Inciampo dopo Roma e Milano. Fra le nuove, anche quella della vittima più giovane di Venezia, un neonato: quando è stato ucciso aveva solo due mesi e tre giorni. Le 24 Pietre (13 dedicate a uomini e 11 a donne) saranno posate il 17 gennaio davanti all’ultima dimora conosciuta dei veneziani deportati nei campi di sterminio: la mattina dalle 10.45 e il pomeriggio dalle 14.45. Nell’itinerario pomeridiano è prevista la presenza di Gunter Demnig, l’artista tedesco ideatore delle ormai famose Stolpersteine.
Presentazioni di libri, film, laboratori didattici, incontri, conferenze, spettacoli e visite guidate. Partecipa a questo grande lavoro collettivo della memoria, “La risposta migliore all’antisemitismo” ha commentato il vicepresidente della Comunità Ebraica Paolo Navarro Dina, anche il Consiglio d’Europa. “ Il Giorno della Memoria è una testimonianza che l’Europa c’è – ha detto Luisella Pavan Woolfe, direttrice dell’ufficio di Venezia – Inizialmente l’iniziativa era nata dai ministri dell’Istruzione del Consiglio d’Europa. Giornalmente, da sette decenni, ci battiamo per la difesa dei diritti umani nel vecchio continente. E per la lotta ad ogni forma di discriminazione e all’antisemitismo. Quest’anno abbiamo scelto la tematica dei Giusti fra le Nazioni che verrà declinata con una mostra, con film e un libro“.
Tutte le informazioni su https://www.comune.venezia.it/it/content/giorno-memoria-2023
(crediti foto: ufficio stampa Comune Venezia)