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CULTURA MEMORIA

La necessità della memoria per non dimenticare la storia

Memoria 2024

Il primo atto sarà lunedì 15 gennaio per la posa delle prime Pietre d’Inciampo, le Stolpersteine. Ne verranno posate complessivamente 26 tra Venezia e Mestre. Sommate a quelle già messe in sede dal 2014 ad oggi, saranno complessivamente 185, confermando Venezia la terza città italiana dopo Roma e Milano per numero di Pietre d’Inciampo. Ma saranno oltre 60 quest’anno gli appuntamenti cittadini organizzati dal Comune Venezia in occasione del Giorno della Memoria il 27 gennaio. In questa data, nel 1945, furono aperti i cancelli di Auschwitz. In Italia il Giorno della Memoria si celebra dal 2000, quando venne approvata la legge per ricordare la Shoah. Questo provvedimento aveva anticipato di cinque anni un analogo atto in tal senso da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Giorno Della Memoria 2024

Anche quest’anno il programma di eventi, dal 15 gennaio fino all’8 febbraio, è ricco di appuntamenti: mostre, conferenze, concerti, proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri, approfondimenti, letture. Per ricordare le vittime delle leggi razziali e della Shoah. Ma per fare anche memoria di coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere amici, conoscenti, sconosciuti ebrei perseguitati e deportati. Al centro degli eventi la cerimonia cittadina domenica 21 gennaio alle 11 al Teatro La Fenice, dove interverrà, tra gli altri, il presidente della Comunità Ebraica di Venezia Dario Calimani. In programma il “Concerto per la memoria” con musiche di Schuloff e Ullmann eseguite dal sassofono soprano e sassofono contralto Valentina Renesto, al pianoforte Giuseppe Bruno, dal mezzosoprano Valeria Mela e con voce recitante di Delfo Menicucci.

Giorno Della Memoria

Fra i tanti eventi in programma, l’apertura, a Ca’ Corner il 25 gennaio, della mostra “1938-1945. La persecuzione degli ebrei in Italia. Documenti per una storia”. Una iniziativa voluta della Prefettura di Venezia in collaborazione con il Ministero dell’Interno.  E poi numerosi appuntamenti nelle scuole e nelle università, nelle sedi di tanti enti culturali cittadini.

“Ricordare ciò che è stato, non solo il 27 gennaio ma tutti i giorni”: così il rabbino Alberto Sermoneta

Dopo aver vissuto un 2023 particolare, che ci fa pensare – ha detto in occasione della presentazione della Giornata della Memoria 2024 il rabbino capo della Comunità Ebraica di Venezia, Alberto Sermoneta – Anche quest’anno ci troviamo a rinnovare quello che è il significato della memoria. Noi ebrei abbiamo il forte dovere di trasmettere la memoria di quello che è stato alle generazioni future. I viaggi della memoria sono l’antidoto necessario affinché si ricordi quello che è stato. Ma non soltanto il 27 gennaio o i giorni prima o dopo, ma in ogni momento della propria vita. Noi non portiamo rancore, ma siamo consapevoli di quanto il ricordo sia fondamentale per la vita dei popoli, che non devono dimenticare la loro storia”. 

(crediti foto: ufficio stampa Comune Venezia)

La necessità della memoria per non dimenticare la storia ultima modifica: 2024-01-12T12:32:54+01:00 da Redazione

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