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I grandi problemi di Venezia al Summit Europeo del Patrimonio Culturale

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La laguna di Venezia è il sito più a rischio di tutta Europa. E per quel che riguarda le altre emergenze, turismo di massa, grandi navi e alte maree in rapporto ai cambiamenti climatici, ciò che è stato fatto per arginare questi problemi dovrà essere comunque approfondito e visto in prospettiva. Detto questo, per Europa Nostra la salvaguardia di Venezia va vista in un’ottica costruttiva e non penalizzante. Il riferimento è alla recente sessione UNESCO di Riyadh che ha deciso di non inserire Venezia nella black list del patrimonio mondiale in pericolo, nonostante i rumors della vigilia. Parte con queste anticipazioni, oggi, il Summit Europeo del Patrimonio Culturale che si terrà fino al 30 settembre proprio a Venezia. Ieri l’evento è stato introdotto da una conferenza sull‘Arte e il patrimonio culturale nell’Ucraina in tempo di guerra.

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Da oggi fino a sabato quattro giorni dedicati a forum, incontri, premi europei e anche un’agorà aperto al pubblico con al centro la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale europeo. Patrimonio che ha un ruolo vitale nell’affrontare le grandi sfide di fronte alle quali oggi si trovano società e ambiente. Al Summit, che cade in concomitanza con i 60 anni di Europa Nostra, si parlerà di valori europei del futuro con un’attenzione particolare al ruolo svolto dall’istruzione nel rafforzare l’impegno civico, la cittadinanza e il senso di appartenenza. Del patrimonio culturale in relazione alla sostenibilità e alle politiche sul clima. Di cittadinanza culturale europea. Sarà inoltre occasione per presentare, e consegnare, i Premi Europei del Patrimonio/Premi Europa Nostra 2023. E per il progetto European Heritage Hub, che in questa sede terrà il suo primo evento pubblico, collaterale della Biennale Sostenibilità.

I 60 anni di Europa Nostra: osservare le criticità e trovare soluzioni positive

Il patrimonio culturale europeo è centrale per affrontare un dibattito sull’Europa. Sentiamo di avere una grande responsabilità per la tutela di un patrimonio comune – spiega Sneška Quaedvlieg-Mihailovic, segretaria generale di Europa Nostra – Questo appuntamento a Venezia è un summit di società civile per costruire ponti con tutti i protagonisti chiamati in causa. La nostra è una organizzazione paneuropea che osserva le criticità ma che vuole anche essere di stimolo per trovare soluzioni positive. In Europa e in particolare a Venezia, che per noi rappresenta una sede simbolicamente fondamentale per il suo grande patrimonio artistico e naturale. Tutta l’Europa orbita da secoli attorno a Venezia che è ponte con l’Oriente, che è sede di un immenso tesoro culturale e ambientale. Ma che è anche un emblema di fragilità: per le emergenze climatiche, per il turismo di massa, per la continua necessità di restauri. Una vera concentrazione di problematiche”.

Un ufficio a Venezia per la tutela del Patrimonio Culturale Europeo

Non è un caso che sia stata scelta proprio Venezia per questo Summit. Venezia dove si è deciso di aprire un ufficio. Europa Nostra, in occasione della 45. sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale a Riyadh, ha esortato i membri del Comitato a rimandare alla prossima sessione qualsiasi decisione in merito all’eventuale iscrizione di Venezia e della sua laguna nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo. “Siamo qui anche per suggerire soluzioni positive, Venezia ha bisogno dell’Europa. L’ipotizzato inserimento nella black list dell’Unesco poteva essere controproducente e non avere utilità costruttiva, quella che invece noi consideriamo essere il nostro obiettivo”.

L’attenzione di Europa Nostra per Venezia e la sua laguna, il sito più minacciato d’Europa

Restano i grandi problemi della città lagunare, perché il turismo di massa non è detto che sarà risolto dal ticket d’ingresso previsto per il prossimo anno. Lo sottolinea Sneška Quaedvlieg-Mihailovic che aggiunge: “Su questo argomento si dovrà sapere di più, parlare solo di ticket potrebbe essere un discorso troppo facile”. Così per il Mose, che i partecipanti al Summit visiteranno sabato dopo la chiusura dei lavori, “Servirà una pianificazione relativa ai prossimi dieci, vent’anni, in considerazione del previsto innalzamento del livello del mare”. Come per le grandi navi per le quali è stato fatto un primo passo importante ma si resta in attesa “Di un piano a lungo termine per la salvaguardia del sito“.

Il Summit vuole essere anche strumento di ricomposizione di un’Europa ancora frammentata. “Siamo figli di una storia millenaria – conclude Sneška Quaedvlieg-Mihailovic – Una storia che, tra pagine positive e negative, abbiamo vissuto insieme. Non dobbiamo dimenticarcene”.

(crediti foto in evidenza: Panoramic view of Venice © AlexAnton / Shutterstock)

I grandi problemi di Venezia al Summit Europeo del Patrimonio Culturale ultima modifica: 2023-09-27T12:26:56+02:00 da Cristina Campolonghi

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