La Regione Veneto è la prima e l’unica in Italia che già nel 2020 ha adottato una legge per la lotta contro l’antisemitismo. E’ la legge 5/2020 che prevede azioni concrete per combattere questo fenomeno. Ora il Veneto si impegna a metterle in pratica partendo dalle scuole e dai Comuni in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. Il presidente Luca Zaia ha sottoscritto due protocolli specifici, nell’ottica di contrastare ogni forma di antisemitismo. Soprattutto le forme facilmente accessibili ai giovani: “Abbiamo capito che il pericolo per il mondo giovanile si colloca soprattutto in rete, dove proliferano pensieri negazionisti. Vogliamo combatterli a partire dalla cultura”. E infatti i protocolli evidenziano il ruolo della scuola quale luogo privilegiato di sensibilizzazione e formazione di una coscienza civile che contempli il contrasto all’antisemitismo in tutte le sue forme, che si manifestano anche con il razzismo, la discriminazione, il bullismo, l’intolleranza, l’esclusione.
Scuola e Comuni in link con la Regione contro l’antisemitismo e le discriminazioni
“Inseriremo nei percorsi curriculari del triennio delle scuole secondarie attività che mirino a rafforzare la coscienza dei nostri ragazzi in questa materia“. Così la dirigente dell’ufficio scolastico regionale Mirella Nappa ha ricordato come questo documento sia rivolto soprattutto agli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori. Il presidente dell’ANCI Veneto e sindaco di Treviso Mario Conte ha aggiunto come sia indispensabile coinvolgere scuole e Comuni. “E’ una partita di comunità – ha detto – Combatteremo la discriminazione a partire dalla cultura e dalla storia”.
Alla firma dei protocolli erano presenti i rappresentanti delle Comunità Ebraiche del Veneto. “L’antisemitismo – ha ricordato Davide Romanin Jacur, rappresentante dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – nasce soprattutto dall’ignoranza e da molti stereotipi. Dobbiamo ricordare che con la Shoah, per la prima volta, è stata fatta una vera e propria industrializzazione della morte. E non dobbiamo dimenticare che ci sono stati non sei milioni di morti, ma un omicidio che si è ripetuto per sei milioni di volte”. Presente anche Giuseppe Pecoraro, coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo.
(foto in evidenza da sinistra a destra: Rav Alberto Sermoneta rabbino capo di Venezia, Luca Zaia presidente Regione Veneto, Dario Calimani presidente Comunità Ebraica Venezia. Crediti: Regione Veneto)
