I cavalieri e la setta segreta dei Rosacroce a Venezia – Terza parte

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I cavalieri e la setta segreta dei Rosacroce a Venezia – Terza parte

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I cavalieri salpavano da Venezia per proteggere i pellegrini diretti in Terrasanta. Se lo scopo originario era quello spirituale, nel tempo acquisirono una conoscenza ed un potere tale da insidiare tutti i governanti europei. Molti di loro, da idealisti divennero trafficanti o banchieri, altri ancora alchimisti.

 

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Dat Rosa Mel Apibus – Il simbolo dei rosacrociati

I Rosacroce

È un ordine molto antico i quali membri intenderebbero progettare la riforma del mondo. Questa società sarebbe alla conoscenza del “nucleo segreto” che sta dietro alle diverse religioni e che renderebbe il mondo unito. I membri indossavano un cordone blu con croce d’oro sormontata da una rosa.

L’ordine di Sion si costituì come élite segreta all’interno dei cavalieri templari e da questo ordine deriverebbero i rosacrociati. Si tratta di un’organizzazione complessa, ramificata in tutto il mondo, che si pone ai livelli più alti della massoneria. Difficile stabilire l’intenso legame tra i rosacroce e gli ultimi templari, ma sembra che assieme avessero formato nel 1717 la massoneria ufficiale a Londra.

Il simbolo principale dei Rosacroce è la croce con la rosa, spesso raffigurata su opere di artisti e letterati. Altri simboli sono il pellicano ed il giglio. Santa Rita viene talvolta menzionata come sinonimo di Rosa Rossa. Tra il diciottesimo ed il ventesimo secolo gli intellettuali dei vari movimenti culturali trovarono riscontro in quest’ordine, tanto che a Parigi vennero organizzate sei esposizioni avente lo scopo di promuovere le idee di questo ordine. Nel 2017-18, presso le fondazioni Guggenheim di New York e quella di Venezia vennero organizzate due esposizioni di opere originariamente presenti a Parigi nei Salon de la Rose+Croix.

Sarebbero coinvolti nel progetto del Nuovo Ordine Mondiale, che raggiunse come risultati l’Unione Europea e le varie rivoluzioni, francese, americana e russa. Inoltre, la caduta della Serenissima e quella del Regno delle Due Sicilie, l’Unità d’Italia e la sistematica distruzione della Chiesa cattolica.

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Palazzo Mocenigo

I Giordaniti a Venezia

Giordano Bruno, filosofo, mago alchimista, fondatore dei Giordaniti avrebbe voluto riformare il cattolicesimo. Considerato dagli illuministi e dai massoni come martire del libero pensiero, era invece perseguitato dai cattolici.  Scelse di rendere pubblica la propria missione, e cioè quella di costruire una società basata sulla fratellanza e sui principi del Vangelo.

Nel 1592 Giovanni Mocenigo lo chiamò alla propria dimora veneziana per apprendere le arti magiche. Ma quando Giordano Bruno decise di tornare a Francoforte, il patrizio lo consegnò agli inquisitori. Giunto a Roma venne imprigionato e dopo sette anni fu messo al rogo. In quell’occasione a Parigi riapparvero i manifesti rosacruciani.

Si racconta che a Ca’ Mocenigo si avverino tuttora fenomeni paranormali legati all’acqua e che il fantasma di Giordano Bruno si mostri alla finestra in alto a destra dove un tempo dimorava, ma che solo le donne ultra ottantenni lo possano vedere.

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I cavalieri e la setta segreta dei Rosacroce a Venezia – Terza parte ultima modifica: 2019-03-10T18:18:46+01:00 da Franco Corè
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I cavalieri crociati, I Templari e i massoni a Venezia – Terza parte.
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I cavalieri salpavano da Venezia per proteggere i pellegrini diretti in Terrasanta. Se lo scopo originario era quello spirituale, nel tempo acquisirono una conoscenza ed un potere tale da insidiare tutti i governanti europei. Molti di loro, da idealisti divennero trafficanti o banchieri, altri ancora alchimisti.

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