I Cavalieri Crociati, la Chiesa e i Cavalieri della Serenissima – Quinta parte

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I Cavalieri Crociati, la Chiesa e i Cavalieri della Serenissima – Quinta parte

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Tra la Serenissima Repubblica ed il Papa non sempre scorsero buoni rapporti, e fu anche per questo motivo che i Gesuiti dovettero lasciare più volte Venezia. Se la maggior parte degli Ordini Monastico – Cavallereschi vissero sotto il controllo del Papa, altri rimasero indipendenti. I Cavalieri del Governo della Serenissima furono quelli dell’Ordine di San Marco.

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Erano molti gli ordini cavallereschi presenti a Venezia

I Gesuiti e la Serenissima

Nel 1523, Ignazio da Loyola proveniente dai Paesi Baschi e diretto a Gerusalemme passò per Venezia. Ma giunto in Terrasanta, il suo progetto di convertire gli infedeli non ebbe seguito. Tornò nella città lagunare nel 1535 come “Compagnia di Gesù”, un piccolo gruppo di confratelli ancora una volta diretti verso il Medio Oriente. Ma a causa della guerra in corso tra la Serenissima e i Turchi, furono costretti a fermarsi in città.

Per qualche tempo vennero ospitati a Venezia nella chiesa della Santissima Trinità, dove era priore Andrea Lippomano, un patrizio veneto, fratello del vescovo di Verona. Qui Ignazio fu ordinato sacerdote nel 1537. Ebbero così inizio in Italia, alla Punta della Dogana, i collegi dei Gesuiti. La Serenissima, a seguito dei contrasti con la Chiesa di Roma, nel 1606 estromesse i Gesuiti dalla Repubblica lagunare. Nel 1657 vennero riammessi, ma non avendo più la vecchia sede acquistarono l’ex complesso dei Cruciferi.

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L’interno della chiesa dei Gesuiti

Nel 1715 la Compagnia di Gesù demolì la precedente chiesa ed affidò all’architetto Domenico Rossi la costruzione dell’attuale imponente edificio intitolato a Santa Maria Assunta. L’opera venne finanziata dai Manin, una nobile famiglia friulana da poco entrata nel patriziato veneziano. Nel 1773 la Compagni di Gesù venne soppressa ed uscì un’altra volta dalla vita veneziana. Rientrerà in città nel 1843 riprendendo il possesso della chiesa ma non più del monastero che nel frattempo divenne del demanio. Si racconta che la Nobiltà Nera compresa quella Veneziana, formata da pochissime famiglie tra le più ricche del mondo, fosse connessa con i Gesuiti e i Rosacroce.

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Ospitale dei Crociferi

I Crociferi

La chiesa e il convento originali dei Crociferi risalgono al 1150. Qui vi trovavano ospitalità i pellegrini e i crociati sulla rotta per la Terrasanta. Nel 1656 questo ordine venne soppresso dal papa Alessandro VII.  Con la soppressione dell’Ordine dei Templari, parte degli averi di questi Cavalieri furono ceduti anche ai Crociferi. L’oratorio dei Crociferi è sito nel campo dei Gesuiti e fino a pochi anni fa era sede di un ospizio per donne. Nel corso del XVI secolo venne completamente rinnovato per opera di un altro doge, Pasquale Cicogna, che commissionò anche il magnifico ciclo di teleri realizzato da Palma il Giovane che rappresenta alcuni tra gli avvenimenti più salienti della storia dei Crociferi.

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Leone di San Marco

L’ordine dei cavalieri di San Marco e della Stola d’Oro

L’ordine dei cavalieri di San Marco fu l’unico ordine cavalleresco della Serenissima. Il titolo veniva conferito dal Senato o dal Maggior Consiglio ai veneziani ed ai foresti che si misero in luce per la fedeltà alla Repubblica. Le prime nomine sono riferibili al XV secolo. I patrizi veneti quando portavano la toga non potevano fregiarsi delle insegne ed in loro luogo utilizzavano una stola con decori in oro, da qui la denominazione di Cavalieri della stola d’oro. Ma non sempre la stola d’oro indicava l’Ordine di S. Marco, poteva essere riferita anche ad altre onorificenze riconosciute al di fuori della Serenissima.

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I Cavalieri Crociati, la Chiesa e i Cavalieri della Serenissima – Quinta parte ultima modifica: 2019-03-16T11:46:59+01:00 da Franco Corè
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I Cavalieri Crociati, la Chiesa e i Cavalieri di San Marco a Venezia – Quinta parte.
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Tra la Serenissima Repubblica ed il Papa non sempre scorsero buoni rapporti, e fu anche per questo motivo che i Gesuiti dovettero lasciare più volte Venezia. Se la maggior parte degli Ordini Monastico – Cavallereschi vissero sotto il controllo del Papa, altri rimasero indipendenti. I Cavalieri del Governo della Serenissima furono quelli dell’Ordine di San Marco.

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