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COSA VEDERE VENEZIA DA SCOPRIRE

Una passeggiata autunnale nella bella Caorle

Caorle

Se il passaggio all’ora solare e le restrizioni legate alla pandemia vi affliggono, perché non coccolarvi con una riposante passeggiata lagunare? Per lenire le vostre pene, il borgo marittimo di Caorle è la meta ideale!

La ricchezza di Caorle

Diversamente da altre località del litorale veneto, Caorle è un’ottima meta anche nella stagione più fredda e piovosa. Merito del suo centro storico che la rende nota anche come “piccola Venezia e uno tra i borghi marittimi più belli d’Italia. Sito antichissimo legato in epoca romana alla vicina Concordia Sagittaria, mantiene ancora nella sua geografia, urbanistica e toponomastica una caratteristica forma veneziana. Dagli anni 50 del Novecento questo piccolo villaggio di pescatori sulla laguna ha conosciuto una rapida trasformazione a località turistica di primo livello, senza però perdere il suo spirito antico. Basta parlare con i Caorlotti, fieri abitanti della cittadina lagunare e difensori delle sue bellezze e tradizioni.

Spiaggia Di Ponente Caorle
La spiaggia di ponente a fine ottobre, stranamente vuota, dove camminare a piedi nudi sulla sabbia fresca. Foto: Giorgia Favero

Cosa fare dunque in autunno e inverno a Caorle? Niente di meglio di una passeggiata tra i negozi e di una cioccolata calda fumante oppure – perché no? – una bella scorpacciata di pesce d’altissima qualità nei locali (anche storici) del suo centro o negli agriturismi della sua campagna.

Si può comunque passeggiare

Oltre al centro storico, tra calli, campi e salite (i nomi vi dicono qualcosa?), anche i dintorni caorlotti sono ottimi per una passeggiata. Che voi siate molto o poco allenati, troverete dei percorsi che fanno al caso vostro. Particolarmente interessante è la passeggiata che dal centro storico costeggia i casoni e riporta al borgo attraversando la natura ordinata dei campi. I casoni sono architetture che meritano senz’altro d’essere viste e conosciute: lo sapeva bene lo scrittore Ernest Hemingway che li ha frequentati oltre che descritti nel suo romanzo del 1950 Di là dal fiume tra gli alberi. Si tratta di semplici abitazioni in legno e canna palustre dove vivevano i pescatori con le loro famiglie, proprio a ridosso della laguna. Sono ancora abitate e osservarle ci fa pensare a una vita in gran parte andata perduta dove si vive in maniera semplice e a contatto con la natura.

Via Dei Casoni Caorle
Vista della laguna lungo via dei Casoni, un percorso per rigenerare lo spirito. Foto: Giorgia Favero

Un’immersione quasi totale nel verde e l’azzurro incontaminati la potete provare nella località Brussa. In linea d’aria è vicinissima al centro storico ma attenzione!, per poterla raggiungere bisogna fare parecchia strada! Si tratta infatti di una zona circondata dalle acque, per cui è necessario fare un lungo giro per raggiungerla… circa 40 chilometri! Ne vale la pena, però: è una vera e propria oasi di biodiversità e troverete altane per il birdwatching, una spiaggia selvaggia e sabbiosa, un sistema di dune e un paesaggio agrario-lagunare dove rasserenare il vostro spirito, polmoni e occhi.

Per i più sportivi: Caorle su due ruote

Se lo sport non vi basta mai, potete avventurarvi anche in uno degli itinerari ciclabili segnalati sul territorio. Ce ne sono almeno 8 e hanno diverse percorrenze in base a quanto moto volete fare (e a quanto è soleggiata la giornata!). Sono tutti categorizzati come “facili” poiché in piano e presentano tutti un mix di piano asfalto, ghiaia e sterrato. “Caorle e la sua laguna” e “Brian e Tezzon” sono i più brevi: hanno una lunghezza rispettivamente di 14 e 17 chilometri con un tempo di percorrenza stimato di due ore. Leggermente più lungo il “San Gaetano”, 20 chilometri.

pista Ciclabile
Un tratto del percorso ciclopedonale nei dintorni di Caorle, tra campi ordinati e acque selvagge. Foto: Giorgia Favero

Il numero 3 (“Eraclea Mare e Cortellazzo”) vi porta fino a Cortellazzo e sono 35 chilometri in totale, mentre per arrivare a Portogruaro passando per Concordia Sagittaria (che merita una sosta) sono ben 50 chilometri. Merita davvero il percorso della Brussa ma non è adatto a tutti poiché misura 64 chilometri (circa 4-5 ore). Infine sono due i giri che coinvolgono il borgo rurale di Ca’ Corniani (il primo esempio nelle paludi venete di intervento di bonifica ad opera di privati, avvenuto nell’Ottocento): uno da 35 e uno da 32 chilometri.

Arte, arte, arte

Non dimenticate di rifarvi gli occhi e rinnovare il vostro spirito ammirando quanto di bello l’ingegno umano ha realizzato. Caorle infatti non è solo mare e paesaggio! I colori del centro storico ricordano da vicino Venezia e specialmente l’isola di Burano, con le strette viuzze realizzate su rii interrati. Su di essi svetta magnifico e leggermente inclinato il campanile cilindrico di Santo Stefano Protomartire (il Duomo), eretto secondo la tradizione nel 1038 e dunque contemporaneo alla cattedrale di Torcello. La pala d’oro, posta dietro l’altare maggiore, è un prezioso dono della regina Caterina Cornaro risalente al XIII-XIV secolo.

Scoglieraviva Caorle
Un tratto di Scoglieraviva che mostra alcune sculture artistiche. Foto: Giorgia Favero

Potrete incontrare altra arte passeggiando lungo la Scoglieraviva, una antica diga probabilmente costruita sulle rovine delle mura altomedievali e oggi una sorta di museo a cielo aperto. Gustatevi pietra dopo pietra le sculture realizzate da artisti internazionali con la varietà di stili e di soggetti rappresentati. Sullo sfondo noterete senz’altro il santuario della Madonna dell’Angelo con il suo campanile dal tetto a punta, accovacciato su un promontorio nel mare. L’aspetto odierno è del millesettecento ma la chiesa è ben più antica e vi ospita un simulacro ligneo della Madonna rinvenuto in mare da dei pescatori… o almeno così dice la leggenda!

Una passeggiata autunnale nella bella Caorle ultima modifica: 2020-11-11T10:58:20+01:00 da Giorgia Favero

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