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CHIESE CORONAVIRUS FESTE E SAGRE TRADIZIONI

La Madonna della Salute ai tempi del Coronavirus

Madonna Della Salute Basilica Da Punta Della Dogana

Festa della Madonna della Salute: niente ponte di barche per raggiungere la Basilica e celebrazioni spalmate su tutto il territorio della diocesi. Il Coronavirus stravolge anche una delle ricorrenze più sentite dai veneziani che quest’anno verrà vissuta in modo completamente diverso rispetto al passato. Il Patriarcato di Venezia ha indicato la celebrazione di riti diffusi e capillari sul territorio e pellegrinaggi che potranno essere fatti nella chiesa più vicina alla propria abitazione.

Esterno Basilica Madonna della Salute scorso anno
Esterno Basilica Madonna della Salute lo scorso anno

Quasi uno shock per i veneziani, profondamente legati a questo appuntamento del 21 novembre, un rito irrinunciabile che coinvolge credenti e meno credenti. Il Patriarcato fa sapere che, dal 19 al 22 novembre, i flussi verso la Basilica della Salute saranno regolamentati con opportune limitazioni e contingentamenti, conteggio delle persone, presenze limitate in Basilica. Momento centrale della giornata sarà, come sempre, la Messa che il Patriarca Francesco Moraglia presiederà alle 11. In Basilica saranno presenti sola le autorità pubbliche e una piccola rappresentanza di fedeli delle parrocchie della città lagunare.

La devozione alla Madonna della Salute: storia di una pandemia

Pensare che la festa della Madonna della Salute nasce proprio da una pandemia, anzi, dalla fine di una pandemia. Quella volta, nel Seicento, era la peste. Veniva dall’Oriente e in laguna era arrivata facilmente perché le rotte delle galee veneziane erano quelle, a est. Il cuore dei commerci della Serenissima. Non era la prima volta che succedeva, la città – come d’altra parte il resto dell’Europa – aveva una certa esperienza in fatto di epidemie. Secondo le regole della Serenissima, gli appestati venivano portati nell’isola del Lazzaretto Vecchio. Chi non stava male ma aveva avuto contatti con i contagiati doveva rispettare un periodo di quarantena confinato in un’altra isola, quella del Lazzareto Nuovo.

Madonna della Salute ponte votivo
Ponte votivo lo scorso anno. A sinistra la Basilica della Salute

Antesignane norme igienico sanitarie che, seppur con i dovuti distinguo legati al fatto che stiamo parlando di quasi quattro secoli fa, ricordano molto l’attualità di questo 2020. Ma la peste continuava a correre, nonostante l’efficienza – notevole per l’epoca – dell’organizzazione sanitaria veneziana. Il medico della peste Alvise Zen annota che morirono ottantamila persone in diciassette mesi. Dodicimila nel novembre del 1630; in un solo giorno, il 9 novembre, cinquecentonovantacinque.

La salvezza dalla peste e il magnifico tempio di Baldassare Longhena

Correva la peste e bisognava correre ai ripari. Il doge Nicolò Contarini fece un voto alla Madonna: l’edificazione di un tempio in cambio della salvezza. Dopo la strage dell’autunno del 1630, in inverno la peste si affievolì ma nel maggio del 1631 ebbe una nuova recrudescenza e solo nell’autunno successivo la malattia sparì. La Serenissima mantenne il suo voto alla Vergine a cui fu dedicato il magnifico tempio progettato da Baldassare Longhena e dedicato appunto alla Madonna della Salute. La prima pietra venne posta nell’ aprile del 1631 e il 9 novembre del 1687, quasi cinquant’anni dopo, la Basilica fu consacrata.

Icona Madonna della Salute
Icona della Madonna della Salute

Da allora, da più di tre secoli, il 21 novembre si rinnova il pellegrinaggio. Appuntamento molto sentito dai veneziani che quel giorno raggiungono il Santuario per una preghiera, una richiesta, un ringraziamento, uno sguardo all’immagine della Madonna. Icona bellissima e molto preziosa posta al centro dell’altare maggiore. Un rito fino all’anno scorso irrinunciabile, come d’altra parte il tradizionale ponte votivo che nei giorni prima e dopo il 21 novembre collega l’area di San Marco alla Punta della Dogana dove si trova il Santuario. Basti dire che era già previsto nel Seicento quando si fece il voto per la costruzione della Basilica.

Messa del Patriarca in diretta e campane a distesa per rinnovare la consacrazione della città alla Madonna

Nonostante tutto, anche quest’anno, il 21 novembre, la Basilica della Salute rimarrà aperta dalle 6 alle 21. Una speciale immagine dell’icona della Madonna sarà esposta sul portone centrale della Basilica del Longhena per abbracciare simbolicamente tutti i territori segnati oggi come quattro secoli fa dalla pandemia.

messa Patriarca all'interno della Basilica della salute
Il Patriarca Francesco Moraglia mentre celebra la messa lo scorso anno

La messa del Patriarca sarà trasmessa in diretta televisiva attraverso il network Antenna 3 e il profilo Facebook del settimanale Gente Veneta. Al termine della liturgia il Patriarca rinnoverà la consacrazione della città alla Madonna della Salute mentre suoneranno a distesa tutte le campane delle chiese del Patriarcato.

(ph. credits Patriarcato di Venezia, Comune di Venezia)

La Madonna della Salute ai tempi del Coronavirus ultima modifica: 2020-11-18T15:30:56+01:00 da Cristina Campolonghi

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