La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte! Chi non ha mai cantato questa filastrocca all’asilo o alle elementari? Ma a Venezia la Befana arriva due volte! Non solo di notte ma anche in gondola, grazie ad un’iniziativa che quest’anno compie 40 anni: la Befana in Gondola!
La Befana in gondola: 40 anni di sorrisi per grandi e piccini!
Quello con la Befana in gondola è davvero un appuntamento tradizionale. Ormai da 40 anni i soci di uno dei centri canottieri più antichi della città, ovvero la Reale Società Canottieri Bucintoro 1882 a.s.d., vestono i panni dell’allegra vecchietta per un giorno. L’appuntamento per il pubblico è per sabato 6 gennaio alle ore 10.30 a Rialto. Le befane in gondola attraverseranno il tratto centrale tra San Tomà e il Ponte di Rialto. Una volta arrivate al ponte, sarà appesa, secondo la tradizione, un’enorme calza. La partenza del corteo è previsto alle 10.
La Befana in gondola è nata per gioco, come gara di velocità in Canal Grande. Quando Nino Bianchetto e Enzo Rinaldo, travestiti da befane, si fronteggiavano su mascareta 40 anni fa! Ormai è un classico da non perdere.
Epifania: tutte le feste porta via?
La Befana… incoronata!
Non solo il corteo con la calza! Alle 11 partirà la regata di “mascarete coa scoa”. Con il giudizio dei campionissimi del remo, Giuseppe e Palmiro Fongher, le befane partiranno all’altezza della Banca d’Italia, gireranno il “paleto” nei pressi del Rio di San Polo e torneranno verso Rialto. L’incoronazione della befana 2018 è prevista alle ore 11.30 e in Riva del Vin. Una grande festa da non perdere dove le “Pink Lioness in Venice” daranno cioccolata calda, tè, vin brulè, caramelle e dolcetti.
Un tradizionale falò dell’epifania
Epifania tutte le feste porta via!
Tradizione da non perdere nell’entroterra veneto è quella dei fuochi. Un appuntamento che si svolge anche in Friuli Venezia Giulia ed altre parti di Italia. La Befana viene “bruciata” con roghi propizi per il nuovo anno. Casera, Pan e Vin o Pirola. Ma anche pignarul e semia. Questi alcuni dei nomi di quest’appuntamento che ha origine antica. Sembra che derivi da riti purificativi e propiziatori diffusi in epoca pre-cristiana. Al di là del nome, ricordate che porta bene non solo cantare, ma anche assaggiare pinza e vin brulè!