L’artista messicano Bosco Sodi a Palazzo Vendramin Grimani – itVenezia

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L’artista messicano Bosco Sodi a Palazzo Vendramin Grimani

Mostra Bosco Sodi 5

Una nuova mostra in dialogo con le architetture, recentemente rinnovate nel 2018, di Palazzo Vendramin Grimani a San Polo. Una mostra che per alcune opere – soprattutto al primo piano – è in costante divenire. E che si lega profondamente a Venezia per i colori, per il suo essere luogo di scambi dove si prende e si dà, da sempre. Centro dinamico di relazioni culturali e commerciali tra Europa, Asia e il resto del mondo. Il richiamo a Venezia e alla sua laguna viene anche dai materiali utilizzati per la realizzazione di queste creazioni, tutti legati alla naturalità. Con un’idea dell’arte che si lascia fare, dando all’artista il ruolo dello sciamano.

Mostra Bosco Sodi 9

In estrema sintesi e per punti fondamentali, la curatrice Daniela Ferretti presenta così l’allestimento Bosco Sodi a Palazzo Vendramin Grimani. What Goes Around Comes Around, evento collaterale alla 59. Biennale Arte dedicato a dipinti e sculture dell’artista messicano Bosco Sodi il cui percorso produttivo è, per usare le sue parole, come “un caos controllato” che porta alla creazione di “qualcosa di irripetibile”.

Una mostra in continuo dialogo con Venezia, la sua storia e la sua tradizione

Il rapporto con Venezia in questa mostra si legge continuamente. A cominciare dal fatto che l’artista, abituato a lavorare tra il Messico dove è nato e New York, per due settimane nei mesi scorsi ha organizzato il proprio atelier al piano terra del palazzo, in riva al Canal Grande. Per produrre in loco una serie di dipinti che poi sono stati lasciati ad asciugare esposti all’atmosfera della laguna. Racconta una storia lunga, complessa e profondamente legata a Venezia anche l’ uso dei pigmenti, una delle caratteristiche principali del lavoro di Sodi.

Mostra Bosco Sodi 8

In particolare l’utilizzo del pigmento derivante dalla cocciniglia, una sorta di standard internazionale del colore rosso. La cocciniglia è un insetto parassita tipico della zona di Oaxaca, in Messico, dalla cui carcassa si ricava un estratto polverizzato di colore rosso carminio. E’ quello che utilizza Bosco Sodi in alcune delle opere di questo allestimento, ed è quello che anticamente a Venezia rivoluzionò l’arte dei tintori per realizzare quel rosso simbolo della città. All’epoca arrivava dal Messico attraverso la Spagna, e uno dei primi pittori ad utilizzarlo a Venezia fu Tiziano in una sua opera attualmente custodita alla National Gallery di Londra. Raffigura la famiglia Vendramin. Un segno, un simbolo anche questo. Un legame con il palazzo che ospita la mostra di Sodi e che porta nel nome quello dei Vendramin.

I colori, i materiali, il significato dei dipinti e delle sculture di Bosco Sodi

Uno dei punti nodali di questa esplorazione artistica sono i materiali, tutti naturali. Dalle rocce ricoperte di smalto, ai sacchi di juta liberamente interpretati, alle terre cotte e crude declinate in diverse forme, colori e dimensioni. Al secondo piano di Palazzo Vendramin Grimani grandi tele nere si rapportano con gli arredi e gli antichi spazi di questa sede prestigiosa. E mutano, cambiano continuamente, secondo il grado di secchezza degli impasti di cellulosa, segatura e dei colori che le ricoprono. Seguendo quell’idea dell’arte che si lascia fare e che resta anche senza titoli. Perché Bosco Sodi preferisce che ognuno sia libero di leggere in quelle opere ciò che sente.

Mostra Bosco Sodi 6

Grandi tondi rossi nella Stanza del Doge rappresentano un omaggio a Venezia e alla sua storia. Una creazione con un luminoso pigmento grigio, posta sopra un caminetto, evoca lo specchio che anticamente qui potrebbe essere stato collocato. E cinque ventagli realizzati dall’artista messicano si mescolano, e mimetizzano, nell’insieme della preziosa collezione di ventagli di Palazzo Vendramin Grimani. Alla fine del percorso espositivo, l’attualità della guerra trova una sua contestualizzazione nell’originale installazione composta da 195 piccole sfere di argilla modellate con la terra di Oaxaca e lì cotte in un forno improvvisato sulla spiaggia. Le 195 sfere corrispondono al numero attuale di stati-nazione esistenti sulla terra. Sono collocate attorno ad un’unica grande sfera che vuole rappresentare lo stato unico e pacifico.

Mostra Bosco Sodi 4

La mostra, voluta dalla Fondazione dell’Albero d’Oro – che ha fatto della dimora storica di Palazzo Vendramin Grimani un luogo di trasmissione, scambio artistico e culturale – resterà aperta fino al 27 novembre 2022.

L’artista messicano Bosco Sodi a Palazzo Vendramin Grimani ultima modifica: 2022-07-01T23:22:43+02:00 da Cristina Campolonghi

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