Luca Gambarotto e la farmacia alla rotonda di Marghera

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INTERVISTE PERSONAGGI

Luca Gambarotto e la sua farmacia alla rotonda di Marghera

Piazzale Giovannacci e la farmacia sullo sfondo

Il farmacista è da sempre un punto di riferimento per la comunità locale in cui si trova. Vale anche per il dottor Luca Gambarotto, titolare della farmacia alla Salute, in piazzale Giovannacci a Marghera. Classe 1961, figlio di Sergio, che aprì la farmacia di piazzale Giovannacci a Marghera del 1954. Luca ha due sorelle (di cui una gemella), si èl aureato a sua volta in farmacia nel 1985 a Padova ed iniziando così a lavorare a fianco del padre, scomparso l’anno scorso a 90 anni. È specializzato come nutrizionista in scienza dell’alimentazione ed è stato sempre uno sportivo praticante, dal podismo (mezzofondo) da giovane, al cicloturismo oggi. 

Primo piano di Luca Gambarotto
Il dottor Luca Gambarotto all’interno della farmacia (Ph L.Fincato)

Cosa significa continuare una tradizione di famiglia così particolare?

Vuol dire fare quel che hai visto fare. Mi sono avvicinato fin da piccolo girando per la farmacia e poi il fatto di fare il farmacista ti sembra quasi ineluttabile, non perchè fosse un obbligo, ma perchè era nelle cose. Poi, di fatto, su tre fratelli sono stato l’unico ad aver svolto questo lavoro. Ai suoi tempi mio padre era una figura abbastanza ingombrante, ma sono riuscito a resistere ed a crescere continuando la tradizione.

Cosa è cambiato in questo lavoro in questi anni, dai tempi di tuo padre ad oggi?

Fondamentalmente non è che sia cambiato molto, intendendo il lavoro da svolgere, quello che chiede la gente. L’evoluzione dell’essere umano non è così rapida. Ci sono stati cambiamenti importanti minimali, ma quello che è cambiato molto più rapidamente è la maniera in cui ti vogliono far credere che le cose sono cambiate. La gente fa tutte le cose come prima, solo che, per esempio, invece di avere un unico telefono al centro della casa ognuno ha il suo cellulare. Invece della televisione in bianco e nero con tre canali ora è in Hd con infiniti canali. La gente ha bisogno sempre delle stesse cose, deve essere confortata. Apparentemente è più complesso, ma a livello basic è tutto uguale a prima. 

Parte dell'arredamento originale della farmacia Alla Salute
Una parte dell’interno della farmacia, rimasto come negli anni Cinquanta (Ph L. Fincato)

Accennavi però ad un  ruolo di consigliere, oltre che di farmacista…

Oggi per l’ammalato, che la ricetta sia elettronica o cartacea, non cambia nulla. Ma i miei problemi non sono solo di decodificare la calligrafia di una  ricetta, devi anche spiegare come scaricare la ricetta dalla rete. Quello che interessa, oltre alle banalità tecniche, è anche saper spiegare a cosa serve un farmaco, come prenderlo. Oggi poi il medico di base ha poco tempo e quindi i pazienti chiedono conforto anche al farmacista.

 Come ha vissuto il farmacista Luca Gambarotto questo momento epocale, il periodo del corona virus?

Il Covid ha abbassato il livello medio dei servizi erogati. In realtà la temuta tassa patrimoniale è consistita in un vero crollo del valore di tutto, per cui quello che uno aveva prima, vale ora la metà o meno ancora. In più il livello medio dei servizi erogati è diventato quasi da terzo mondo. A qualsiasi obiezione che si possa fare, ci si giustifica con il Covid. In realtà è colpa di un sistema che non vuole più erogare gli stessi servizi, perchè non è in grado di investire troppo. Ed i poveri sono sempre più poveri, mentre i ricchi si arricchiscono ulteriormente.

L'esterno della farmacia Alla Salute
Il dottor Gambarotto davanti alla farmacia (Ph L.Fincato)

 L’essere a contatto con il pubblico ti ha reso un attento osservatore della realtà locale. Cosa non va nella Marghera di oggi?

Marghera è un po’ una finestra sul mondo, nel senso che, pur essendo una zona abbastanza piccola, è molto metropolitana. Un coacervo di etnie diverse e livelli sociali differenti. Si vede passare davanti alla farmacia un mondo variegato. Un problema è la sicurezza. Per uscire di casa devi guardare prima a destra e poi a sinistra, ma non è un vero problema per tutti, nel senso che in questo momento chi fa le leggi vuole che la gente viva nella paura, che stia a casa, vivendo però in una condizione di paura costante. La situazione evolve solo in senso peggiorativo. Qui di fronte dovrebbe arrivare la nuova sede della questura. I poliziotti comunque ci sono anche oggi , ma il livello medio di delinquenza tollerato è troppo alto. 

Infine, cosa pensi si potrebbe fare per migliorare la terraferma?

Abito vicino alla farmacia e c’è solo un cavalcavia e due sottopassi a dividere Marghera da Mestre. Uno dei sottopassi viene chiuso di notte e l’altro è frequentato da malviventi e spacciatori, anche di giorno, che forniscono i tossicodipendenti; questi sono molti e poco distinguibili all’apparenza. Così le due zone sono ancora più divise. Si parla tanto di privilegiare la bicicletta o l‘andare a piedi, ma alla fine, per sicurezza, si è spesso costretti ad usare l’auto. E anche per questo molti anziani evitano al massimo di uscire di casa. Viviamo in una sorta di coprifuoco perenne.                  

Luca Gambarotto e la sua farmacia alla rotonda di Marghera ultima modifica: 2022-01-25T14:09:32+01:00 da Gigi Fincato

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