Addio a Popcorner by Bambolandia, chiude un negozio storico

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ARTIGIANATO INTERVISTE

Ritratti veneziani – Addio a Popcorner by Bambolandia, la vetrina del fantastico

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Un negozio storico, il Popcorner

Chiude è Venezia Popcorner by Bambolandia, un negozio storico ed unico nel suo genere, aperto nel 1985 e trasferitosi a San Polo nel 1994. Quanti, passando dal ponte de la Madoneta, non si sono soffermati almeno una volta a vedere le due originalissime vetrine, stipate, come l’interno del negozio, di giocattoli d’ogni tipo, bambole, gadget a tema fantascientifico, musicale (in particolare sui Beatles). Un’incredibile concentrazione di oggetti nuovi e vintage, creati, raccolti e venduti prima da Beatrice Perini e Franco Brusegan e, negli ultimi tempi, dal figlio Tommaso, che abbiamo incontrato proprio nell’ultimo giorno di apertura di Popcorner.

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La famiglia Brusegan

E’ un momento di tristezza, per chi come voi era diventato un punto di riferimento per chi cercava regali, collezioni e memorabilia, veneziani e turisti che fossero. Cosa si prova?

Per me, che sono nato insieme a quel negozio, avendo 25 anni, è molto triste. Tra le varie volte in cui ho traslocato casa nella mia infanzia, posso dire di aver conosciuto meglio e più a lungo il negozio che qualunque mia abitazione.
Fin da piccolo sono cresciuto e ho vissuto in mezzo a giocattoli antichi e al laboratorio artistico di mia madre, conoscendo turisti e veneziani che entravano a comprare. Ora tutto è finito e noi ci sentiamo come se fosse mancato un nostro parente.
L’amaro in bocca rimane soprattutto per la consapevolezza che il negozio non ci sia più non per un caso, ma per ragioni specifiche che si ricollegano alla situazione attuale delle attività a Venezia.

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L’interno del negozio

Quali sono gli oggetti più originali o particolari che avete tenuto in questi anni e quali, se ci sono state, le richiesta più bizzarre dei clienti?

Negli anni il negozio si è evoluto molte volte. Mia madre ha iniziato a creare e vendere maschere veneziane prima dell’apertura del negozio. È stata la prima mascheraia di Venezia. Successivamente iniziò a creare bambole, con le quali riuscì a farsi un nome a livello internazionale.
Sta di fatto che con la crisi degli anni 2000 il negozio non riusciva più a sostenersi esclusivamente attraverso la vendita di giocattoli antichi, pertanto si decise di aggiungere tutta la merce per cui è diventato famoso e un punto di riferimento negli ultimi anni. Ma di cose strane ce ne sono sempre state, da automi antichi di cani da passeggio col pelo, che abbaiavano e muovevano testa e coda, a un disco dei Beatles che scoprimmo solo dopo, essere autografato all’interno. Da bambole antiche salvate e nascoste dai nazisti durante la guerra, a bambole ritrovate sotto terra, dove all’epoca della peste spagnola era stata sotterrata una bambina in una fossa comune.
Per quanto riguarda le richieste che abbiamo avuto, ce ne sono state così tante e strane che avremmo potuto scriverci un libro. Però l’altro giorno è entrato un signore che ci ha chiesto se avevamo stampi per brioches!

Come molti altri esercenti del centro storico, avete dovuto abbassare per sempre le saracinesche. Come vedi il momento che sta attraversando Venezia e quale può essere il futuro di questa città?

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Il negozio al ponte de la Madoneta

A mio parere Venezia come è adesso non ha futuro. Credo che certe persone abbiano trovato il modo perfetto per far suicidare e implodere questa città. Non che si rendano conto, sono troppo accecate dalla loro avidità. Speculano sui loro stessi immobili, tentando di aumentarne il valore fino allo stremo, nel mentre chi vi lavora o abita passa come le stagioni. Però credo che, come un aereo, se qualcosa continua a salire imperterrita, prima o poi finisce con l’andare in stallo. E allora tutta questa gara al guadagno finirà improvvisamente e quella gente tanto avida precipiterà giù, insieme ai veneziani che ha mandato via dai loro immobili.

Ora di cosa ti occuperai?

Ho una laurea in comunicazione grafica, pertanto cercherò lavoro in questo campo. Fino a poco più di un anno fa, prima di scoprire la sorte che sarebbe spettata al negozio, era mia intenzione rilevare completamente l’attività di famiglia, ma come tutti sappiamo questo non potrà più avvenire…

Ritratti veneziani – Addio a Popcorner by Bambolandia, la vetrina del fantastico ultima modifica: 2018-11-19T10:29:54+01:00 da Gigi Fincato

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