Il 22 ottobre 1630 il Senato della Serenissima decretava l’edificazione di un tempio da consacrarsi alla Madonna della Salute, per chiedere la liberazione di Venezia dalla terribile pestilenza che stava uccidendo migliaia di persone. Fra i progetti fu scelto quello di Baldassare Longhena, che aveva allora 26 anni e che presentò al Senato un progetto diverso da quello che poi iniziò a realizzare.
La chiesa della Salute e i suoi numeri
Di fatto, “la Salute” (così come è comunemente conosciuta a Venezia) è una strana commistione di numerologia cristiana ed ebraica, basandosi essenzialmente su due numeri: l’otto, che rientra nella tradizione cristiana perché simboleggia l’infinito, e richiama la vita eterna e la resurrezione. E l’undici, che mentre per la tradizione ebraica raffigura Dio con le sue dieci emanazioni, i sefirot, per il cattolicesimo rappresenta invece la trasgressione ai dieci comandamenti.
La chiesa della Madonna della Salute
Le radici misteriose di Longhena
Ogni misura dell’edificio, dalle scale ai soffiti, dalla cupola alla chiesa stessa – che è ottagonale e non rotonda come potrebbe sembrare a un occhio distratto – è il risultato della moltiplicazione tra i due numeri. Infatti, non è ancora stato sciolto l’enigma sulle origini di Longhena, il cui padre – che si chiamava Melchisedec – era uno scalpellino proveniente da Brescia. Tutto lascia supporre che la famiglia dell’architetto fosse di origine ebraica, o forse composta da ebrei convertiti. Sta di fatto che non è mai stato rinvenuto l’atto di battesimo di Baldassare, e che la chiesa ha questa enorme carica esoterica che è percepibile da chiunque vi faccia il suo ingresso.
L’interno della chiesa
La cabala a Venezia
A poca distanza dalla Salute esiste fondamenta de Ca’ Balà, ed è molto dibattuto in città il fatto se sia mai esistita o meno una famiglia Balà che possa aver dato il suo nome a questa riva. Una delle versioni vorrebbe che fosse lo storpiamento della parola “baccalà”. Certo è che, in una zona quasi mistica come quella della Madonna della Salute, il nome “cabalà” assume un significato molto conturbante.