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La Venezia di Italico Brass

Mostra Brass D

E’ una Venezia amata, osservata, descritta, mai nostalgica. Una Venezia raccontata in pittura come se si trattasse di una città normale anche se è una città assolutamente speciale. E’ la Venezia di Italico Brass (1870-1943) che, dopo tanti anni di silenzio, viene celebrato nella prima grande mostra veneziana dedicata all’artista. Era nato e cresciuto a Gorizia ma era innamorato di Venezia fin da bambino, e a Venezia si trasferirà definitivamente a 25 anni, nel 1895.

Brass Con Ritratto
Italico Brass e il suo autoritratto (courtesy lineadacqua)

ITALICO BRASS. Il pittore di Venezia, ospitata a Palazzo Loredan-Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, propone 110 opere – di cui più della metà mai esposte al pubblico e finalmente visibili, parte del lascito di Brass alla famiglia – a ottant’anni dalla morte dell’artista. Che abbandonò la tradizione pittorica veneziana di Milesi, Nono, Favretto, per una pittura “antiottocentesca”, così come è stata definita dai curatori della mostra Giandomenico Romanelli e Pascaline Vatin. Dove l’impressionismo, che pur ha fatto parte del suo bagaglio culturale, si traduce in un itinerario originale e alternativo, personalissimo, facendone un pittore a sé, senza maestri né seguaci.

Un grande “poema pittorico” dedicato alla città che amava

Il percorso artistico di Italico Brass è un grande “poema pittorico” che ruota attorno a Venezia. La Venezia quasi minore e fuori dai luoghi monumentali ma anche quella delle feste, dei riti, degli eventi, del popolo senza distinzioni di classe. Quello che attraversa i ponti di barche del Redentore e dell’isola di San Michele. Che festeggia il Carnevale o che siede ai Caffè sotto le Procuratie. Che d’estate prende il sole in spiaggia al Lido o pranza sotto una pergola.

Brass Ponte Di Barche
Il giorno dei morti / Ponte S. Michele 1910-12 ca. (Collezione privata, courtesy lineadacqua)

Tra il centro storico e la laguna, le isole, gli angoli più o meno noti. Nevicate e acqua alta, qualche ritratto, istantanee di attività tipicamente veneziane, come quelle delle perlaie e della scuola di merletti. Venezia unica e irripetibile, attorno alla quale ruota tutto: la sua vita di artista, di collezionista, di mercante d’arte, di autorevole membro di comitati scientifici e di iniziative culturali.

Cronista di una Venezia vissuta e osservata all’altezza degli occhi della gente

Italico Brass, che prima di approdare in laguna aveva frequentato l’Accademia di Belle Arti di Monaco e poi si era immerso, per ben sette anni, nella vivacissima realtà artistica parigina dell’epoca, assorbendone fermenti e innovazioni, una volta giunto a Venezia sarà presente alla Biennale d’Arte fin dalla sua prima edizione. Presenza che gli confermerà successo e affermazione. Verrà definito “Pittore di Venezia”, come già gli era successo a Parigi. Quasi un cronista, di una Venezia vissuta e osservata all’altezza degli occhi della gente, di quei veneziani che lui sceglie di rappresentare. Dando molto spazio anche a immagini della sua casa (abiterà alla Giudecca, alle Zattere, a San Trovaso), della famiglia, del giardino. Soggetti che portano i curatori a definirlo “un pittore felice” che anche quando dipinge la guerra non è mai drammatico.

Mostra Brass
Nevega! / Neve a Santa Margherita, 1907 (Collezione privata, courtesy lineadacqua)

In quegli anni Brass sarà uno dei pittori veneziani più famosi a livello internazionale con mostre negli Stati Uniti, in Sud America e nelle principali città europee. Acquisterà e farà restaurare l’Abbazia della Misericordia, che diventerà il suo studio, la sede delle sue collezioni di arte antica, un centro culturale frequentato dai grandi protagonisti della cultura del momento. Morirà improvvisamente nel 1943 nella sua casa di San Trovaso. Cinque anni dopo, nel 1948, gli verrà dedicata una retrospettiva postuma. ITALICO BRASS. Il Pittore di Venezia, vuole essere un omaggio al pittore e all’uomo, ma anche alla città di Venezia.

Mostra Brass G
Spiaggia al Lido s.d. (Collezione privata, courtesy lineadacqua)

La mostra, aperta fino al 22 dicembre, è stata promossa dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia e dalla casa editrice lineadacqua. Una felice collaborazione che potrebbe dare, in futuro, nuovi e interessanti spunti al panorama culturale veneziano.

(foto in evidenza: Caffè Lavena in Piazza San Marco, 1911-1912, Collezione privata, courtesy lineadacqua)

La Venezia di Italico Brass ultima modifica: 2023-10-03T16:41:49+02:00 da Cristina Campolonghi

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