San Servolo, l'isola che un tempo ospitava il manicomio e oggi...

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STORIA, ARTE E CULTURA

San Servolo: la follia reclusa che svela una grande rivoluzione italiana

San Servolo

Dell’Isola di San Servolo non vi abbiamo ancora raccontato nulla. Ma prima di iniziare facciamo due passi indietro nella nostra storia recente. Per chi non lo sapesse Venezia ha dato i natali a Franco Basaglia.  Il 13 maggio 1978 la legge 180, nota anche come legge Basaglia, ha decretato la chiusura dei manicomi e ha stabilito che le persone con sofferenze mentali hanno uguale diritto di cittadinanza. Una grande rivoluzione che segnò la chiusura di 98 ospedali psichiatrici che ospitavano circa 89mila internati in Italia. A Venezia il manicomio si trovava nell’isola di San Servolo. Rinnovata e trasformata, San Servolo è oggi uno tra i principali centri congressuali e di formazione della città di Venezia, ma anche sede del Museo del Manicomio.

San Servolo

Franca e Franco Basaglia

L’Isola di San Servolo

L’Isola di San Servolo è caratterizzata da un vasto complesso architettonico e da un bellissimo parco.  Antica sede di un convento benedettino, l’Isola di San Servolo divenne nel 1725 un manicomio. All’inizio dedicato solo ai nobili veneziani. Nel 1797 Il governo di Napoleone dispose che vi venissero ricoverati malati provenienti da qualsiasi ceto sociale. E così rimase anche sotto il governo austriaco e quello sabaudo. Dopo il  1978 l’ospedale  venne chiuso e divenne oggetto o di un profondo intervento di riqualificazione e restauro da parte della Provincia di Venezia. Nel 2006 un’ala del convento è stata trasformata in museo, visitabile per rammentare a tutti la storia di questo luogo.

San Servolo

Sguardo dall’Isola dei matti

La storia della follia e della sua cura in laguna

Il Museo di San Servolo propone un percorso storico attraverso la cura della pazzia negli ultimi tre secoli a Venezia. Sono molti gli oggetti esposti: mezzi di contenzione, catene. Ma anche apparecchiature per l’elettroshock e strumenti musicali. Proprio qui infatti fu sperimentata la musicoterapia per la prima volta dal direttore del manicomio Cesare Vigna, grande amico del compositore Giuseppe Verdi. Il filo conduttore della visita è evidenziare, attraverso reperti specifici, didascalie e pannelli esplicativi, la dimensione emarginante e segregante dell’istituzione manicomiale. Durante la visita si può ammirare la farmacia, la sala anatomica e la biblioteca che conserva fondi librari degli ex Ospedali Psichiatrici di San Servolo e San Clemente.

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Una delle sale visitabili

Informazioni per raggiungere l’Isola di San Servolo

Mezzi pubblici per raggiungerlo: Vaporetto Actv linea 20 da San Zaccaria È attivo il servizio di visite dell’Isola. Il servizio può essere richiesto telefonando tutti i giorni dalle 9.30 alle 17.00 (venerdì dalle 9.30 alle 15.30) al numero + 39 041 5240119. Il Museo del Manicomio di San Servolo si può visitare da lunedì a giovedi due volte al giorno: la prima alle ore 10.45 e la seconda alle ore 14.00.

San Servolo: la follia reclusa che svela una grande rivoluzione italiana ultima modifica: 2018-08-02T20:14:46+02:00 da Lucia Vazzoler

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