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L’Archivio Storico della Biennale si apre al Veneto

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Uno scrigno straordinariamente ricco, che attraverso la storia dell’arte racconta la storia del mondo”. Così il presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, sull’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC) della Biennale. Uno scrigno ricco di informazioni. Che sarà messo a disposizione di tutte le istituzioni e i soggetti culturali del Veneto grazie ad un protocollo triennale rinnovabile. Il protocollo è stato firmato oggi dal Presidente del Veneto Luca Zaia e dal presidente della Biennale Roberto Cicutto, il cui mandato scade il prossimo 2 marzo (gli succederà Pietrangelo Buttafuoco). Una presidenza vincente quella del veneziano Cicutto, che ha ricordato le difficoltà del suo mandato partito con il Covid. Nonostante tutti i problemi, quell’anno la Biennale non si è fermata. E la Mostra del Cinema ai tempi del Covid, era l’edizione del 2020, è stata una delle poche grandi manifestazioni internazionali che non è mancata all’appuntamento. Un grande evento andato in porto nonostante l’emergenza sanitaria. Rispettando tutte le limitazioni imposte dai protocolli di sicurezza grazie anche alla collaborazione con la Regione Veneto.

L’ASAC: un giacimento culturale che potrà generare nuovi prodotti

L’Archivio Storico della Biennale – ha aggiunto Cicutto – è un vero e proprio giacimento, un patrimonio immenso per la cultura veneta e nazionale. Andando a cercare e curiosare, questo giacimento potrà generare e dare vita a nuovi prodotti”. Un patrimonio che continua ad arricchirsi fin dal lontano 1895, anno di fondazione della Biennale, e che d’ora in poi sarà “permeabile” per tutto il territorio veneto. “L’obiettivo – ha sottolineato Zaia – è coinvolgere il territorio, fare sistema per far conoscere al pubblico i materiali dell’Archivio attraverso l’organizzazione di attività come workshop, mostre e prodotti editoriali”.

Riconoscimento al giovanissimo Matteo Ridolfi che ha salvato la vita ad un uomo praticandogli il massaggio cardiaco

In occasione del suo consueto incontro con i giornalisti, il presidente Zaia ha voluto poi al suo fianco il giovanissimo Matteo Ridolfi, 14 anni, di Colognola ai Colli in provincia di Verona, che la scorsa settimana ha salvato la vita ad un uomo di 65 anni praticandogli il massaggio cardiaco. “Lo aveva visto fare in un film”, ha spiegato Matteo, che è stato supportato e guidato, al telefono, dagli operatori del 118. La presentazione di Matteo è stata occasione, per Zaia, di proporre la possibilità di rendere obbligatorio un corso di primo soccorso da inserire nei programmi scolastici: “La sua storia, una vicenda straordinaria, suggerisce una bella sfida. Portiamo il primo soccorso nelle scuole. Siamo pronti a fare da apripista, e già al lavoro per trovare il punto di contatto tra l’ufficio scolastico e la nostra sanità”. Il Veneto sarebbe la prima regione in Italia ad avviare un progetto di questo tipo.

(foto in evidenza: al centro, Luca Zaia con, a sinistra, il giovanissimo Matteo Ridolfi)

L’Archivio Storico della Biennale si apre al Veneto ultima modifica: 2024-02-27T17:19:33+01:00 da Cristina Campolonghi

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