Oggi 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, flash mob a Venezia. Dieci gondole sfileranno in Canal Grande con dieci immagini fotografiche, parte di una serie di foto – in tutto 35 scatti in bianco e nero – i cui soggetti sono ritratti nell’atto di coprirsi gli occhi, le orecchie o la bocca. I tre stadi dell’omertà: non vedo, non sento, non parlo.
Tra i soggetti ritratti che hanno partecipato all’iniziativa ci sono figure note del mondo dello spettacolo, della musica, dello sport e della politica. Da Lorella Cuccarini a Alberto Matano, da Martina Potesilova a Pinky, madre di famiglia che ha affrontato il marito violento ottenendone l’incarcerazione. Affiancano persone comuni, in un’azione artistica di sensibilizzazione e denuncia che sfida a guardare, ascoltare, parlare, a non voltarsi dall’altra parte.
Il progetto I Muri del Silenzio
Il progetto I Muri del Silenzio, che prende vita proprio in questa occasione a Venezia, è un invito a riflettere sul silenzio che troppo spesso accompagna le storie di violenza e abuso contro le donne. I ritratti, realizzati dalla fotografa veneziana Mjriam Bon, attraverseranno le acque della laguna per fermarsi poi alle 12 a Ca’ Farsetti. Nell’androne le foto verranno allestite temporaneamente prima di essere collocate in alcuni punti strategici della città: gli stazi delle gondole di Santa Sofia, San Tomà e Carbon. Una esposizione diffusa fino a domenica 27 novembre, in attesa di una mostra dedicata che sarà realizzata a marzo del prossimo anno.
Il flash mob veneziano e l’esposizione che lo seguirà sono gli ultimi capitoli di un viaggio inaugurato nel 2019. Dalla prima mostra fotografica, realizzata nelle sale di Palazzo San Macuto a Roma presso la
Camera dei deputati con il contributo della senatrice Giusy Versace, il progetto ha intrapreso un itinerario per tappe che l’ha portato ad attraversare l’Italia, prendendo periodicamente vita all’interno di spazi differenti.
La mostra è stata presentata a Palazzo Lombardia e Palazzo Pirelli a Milano, nelle aule comunali
di Gorla, presso la biblioteca comunale di Assago, nella Reggia Reale di Monza, all’interno del centro
commerciale di Treviglio e negli spazi del monastero di Cairate. Nel 2020 la mostra itinerante è diventata un libro fotografico a tiratura limitata. Insieme al suo lancio, l’apertura di una raccolta fondi per sostenere le vittime di violenza indicate dai centri dedicati, che si chiuderà questo 25 novembre 2022.
L’appuntamento veneziano culminerà in una conferenza stampa per illustrare il progetto, presenti la fotografa autrice degli scatti Mjriam Bon e la senatrice Giusy Versace. Sarà occasione per mantenere i riflettori puntati su un tema che necessita di continua attenzione. Promuovendo contestualmente il supporto concreto e diretto alle donne che ne sono troppo spesso protagoniste.
(crediti foto: Mjriam Bon)