Saranno giorni di sogni, di visioni, di caos rivitalizzante: così, in brevissima sintesi, i tratti caratterizzanti dei tre Festival di Danza, Musica e Teatro della Biennale di Venezia. In particolare della Biennale del Teatro, diretta da Stefano Ricci e Gianni Forte (ricci/forte) in quel programma quadriennale dedicato ai colori che quest’anno, dopo Blue e Rot, sarà Emerald. La Biennale Teatro si tinge di verde e si apre giovedì 15 giugno con Naturae, spettacolo del Leone d’oro alla carriera Armando Punzo, con il gruppo di attori-detenuti della Compagnia della Fortezza. Si snoderà nei teatri e nei luoghi all’aperto di Venezia, Mestre e Marghera fino a sabato 1 luglio.
Per il 51. Festival Internazionale del Teatro, nell’arco di diciassette giorni si succederanno tanti protagonisti della scena contemporanea, tra figure affermate e nuovi nomi. Fra le altre, in programma le performance simboliche e visionarie di Romeo Castellucci. In prima italiana La terra di Nod (Het land Nod) della compagnia fiamminga premiata con il Leone d’argento FC Bergman. E poi Milk del regista Bashar Murkus e del suo Khashabi Ensemble, il teatro palestinese indipendente con sede ad Haifa, in Israele. E Sul morire (Versuch über das Sterben) e Hamlet dell’autore e regista di origini ucraino-franco-ebraiche Boris Nikitin.
La Biennale Danza e gli artisti alchimisti del movimento
Il 17. Festival Internazionale di Danza Contemporanea, che si terrà dal 13 al 29 luglio, propone, fra gli altri, un omaggio al Leone d’oro alla carriera Simone Forti con un’ampia mostra retrospettiva del suo lavoro di “artista del movimento”, proveniente dal Museum of Contemporary Arts di Los Angeles.
Ma anche la danza pura del Leone d’argento Tao Dance Theater. E la prima mondiale di Pontus Lidberg , coreografo, filmmaker e danzatore svedese che ha conquistato le compagnie più blasonate, dal New York City Ballet al Balletto dell’Opera di Parigi.
Il Festival di Musica Contemporanea dedicato al suono digitale
Riflettori puntati sull’elettronica digitale a partire dal pioniere Morton Subotnick per il 67. Festival Internazionale di Musica Contemporanea, dal 16 al 29 ottobre, passando per il Leone d’oro alla carriera Brian Eno, per John Zorn e il duo Autechre.
Fra gli artisti invitati ci saranno il musicista e performer Robert Henke e Brigitta Muntendorf. Quest’ultima metterà al centro la figura femminile con voci di donne clonate dall’intelligenza artificiale e audio 3D, sottotitolo A War Series, cioè le guerre che nei millenni si sono combattute contro il corpo femminile.
La Biennale Danza Musica Teatro tradotta in numeri
Saranno oltre 450 gli artisti coinvolti provenienti da 30 Paesi diversi. Con 70 novità tra prime assolute, europee e italiane. Sono 41 le produzioni e coproduzioni di cui molte commissionate, per 48 giorni complessivi di programmazione che si estendono fino a tre mesi di attività con le residenze dei giovani artisti di Biennale College. Le edizioni di quest’anno vedono maggiori risorse destinate ai tre festival e messe a disposizione dalla Biennale. Perché, come ha voluto sottolineare il presidente Roberto Cicutto, questi festival non vogliono solo presentare il meglio delle produzioni nei tre campi artistici, ma “Sono concepiti come lo sviluppo di un progetto che arricchisce conoscenza e sperimentazione”.
(foto in evidenza: La Terra di Nod di FC Bergman © Kurt Van der Elst)