Parkour a Venezia - Uno sport estremo in una città dagli equilibri fragili

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EVENTI LO SAPEVI CHE

Parkour a Venezia? Sempre che tutto sia possibile!

parkour venezia

In questi giorni di grande caldo, forse più di qualcuno avrà pensato di tuffarsi da qualche ponte alla ricerca di fresco. Si leggono ormai sempre più notizie di inciviltà legate alla nostra bellissima città. E a volte ci si mette anche la cinepresa a rendere Venezia scenografia di storie ai limiti dell’umano. Ad esempio se vi dico parkour, voi lo vedreste possibile fra ponti e masegni? Di certo così non ha pensato una nota bevanda di drink energizzati che ha girato il suo ultimo spot proprio nella città di Marco Polo.

parkour venezia

Una vera e propria palestra a cielo aperto

Parkour ovvero spostarsi in città!

No, non stiamo parlando di bus e traghetti. Il parkour vede protagonista l’uomo, non il mezzo. Un uomo capace di correre senza che nessun ostacolo lo possa fermare. Si può pianificare un itinerario urbano, in una città ad esempio, in modo fluido e senza l’ausilio di funi o altre attrezzature alpinistiche. La parola parkour deriva dal francese percorso e da alcuni decenni è parecchio di moda in tutto il mondo. La cosiddetta “arte dello spostamento“, il muoversi da un punto all’altro nella maniera più rapida possibile, utilizzando solo il corpo umano. Una filosofia di vita che in Italia sta facendo sempre più proseliti. In Italia il Parkour è arrivato solo nel 2005 grazie a internet.

parkour venezia

Salti e acrobazie!

Venezia e parkour un binomio possibile?

Veniamo a noi. La notizia di questi giorni è proprio questa: uno spot per una famosa bibita girato con un campione del parkour. La pubblicità è chiara:  sfidare la gravità tra un ponte e una calle, scappare dai poliziotti che lo vogliono fermare. Fino ad arrivare in piazza San Marco durante il tripudio dei fuochi d’artificio per il Redentore dello scorso 14 luglio.Pasha Patkuns, campione internazionale di parkour, è protagonista di Cashing love. Al di là della bellezza o meno dello spot e della bravura di Patkuns, quello che sta sollevando polemiche in città è proprio la scelta di ambientare il tutto a Venezia. Una città fragile, invasa ogni giorno da orde di turisti. Per tanti il rischio è che qualcuno lo emuli. In realtà a Venezia esiste da tempo l’associazione Apta Parkour a.s.d. ma loro si allenano a Mestre! E voi cosa ne pensate? 

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Un atleta salta da un container

Parkour a Venezia? Sempre che tutto sia possibile! ultima modifica: 2018-07-23T19:48:14+02:00 da Lucia Vazzoler

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