Tenere viva la memoria della Shoah - itVenezia

itVenezia

EVENTI MEMORIA

Tenere viva la memoria della Shoah

Giorni Della Memoria

Raccontare, raccontare, raccontare, affinché la memoria non si perda anzi si traduca in un dato concreto che, anche senza la testimonianza diretta di chi c’era, possa essere comunque il testimone da passare di mano in mano, di generazione in generazione. E’ il monito dei Giorni della Memoria, plurale legato alle sempre più numerose manifestazioni che a Venezia ogni anno riportano al dramma della Shoah e a quel 27 gennaio 1945 quando vennero aperti i cancelli di Auschwitz. Proprio perché per capire la Shoah bisogna sapere e conoscere i fatti, soprattutto “fare”, il miglior messaggio che si possa trasmettere ai giovani.

Commemorazione in campo del Ghetto Novo

Erano circa 1400 gli ebrei che vivevano a Venezia prima della seconda guerra mondiale. Ne furono deportati 254, solo otto tornarono a casa. Gli altri “sparirono” nei campi di sterminio. Lo ha ricordato, alla commemorazione della Giornata della Memoria, in campo del Ghetto Novo, il presidente della Comunità Ebraica veneziana Dario Calimani, affermando il rilievo della cerimonia, il dolore perennemente vivo per chi è stato cacciato di casa, caricato nei vagoni, consegnato ai nazisti. Sottolineando le responsabilità del fascismo. “Non ci sono giustificazioni – ha detto il presidente della Regione Luca Zaia che ha partecipato alla cerimonia – Davanti al dramma delle deportazioni, anche nel nostro Paese in molti hanno girato la testa dall’altra parte. Sono vicino alla comunità ebraica. La vergogna dell’Olocausto non si ripeta mai più“.

La mostra “I Giusti tra le Nazioni”

In molti hanno girato la testa dall’altra parte, non tutti. Lo testimonia la mostra I Giusti tra le Nazioni”, aperta poco prima della cerimonia in Ghetto nella vicina Sala San Leonardo a Cannaregio. Un allestimento itinerante a cura dell’istituto Yad Vashem di Gerusalemme, la massima rappresentazione della Shoah nel mondo e la prima istituita dopo la nascita dello Stato d’Israele. La mostra presenta una galleria di immagini e di storie i cui protagonisti hanno contribuito alla salvezza di intere famiglie in situazioni terribili. Le storie dei Giusti provengono da tutta Europa e non solo: dalla Slovacchia, dall’Ungheria, dal Belgio, dall’Italia, dai Paesi Bassi, … Ognuna ha un proprio racconto, sempre molto drammatico.

Giusti Tra Le Nazioni Mostra

Sono circa 28 mila, di 51 Paesi, i Giusti tra le Nazioni riconosciuti dallo Yad Vashem. Settecentotrentaquattro (fino al 2020) sono italiani. “Chi salva una vita salva il mondo intero”: ed è toccante la foto, una tra le tante, di Claire Kohlman, i suoi figli, i nipoti, i pronipoti con Serge Maringnan, nipote della sua salvatrice, Jeanne Albouy. La mostra, presentata in Italia dall’associazione Figli della Shoah, è a cura della sede italiana del Consiglio d’Europa e del Museo Ebraico di Venezia. Resterà aperta fino al 5 febbraio.

“Storia di Carla”, giovane ebrea veneziana miracolosamente salva insieme alla sua famiglia

E’ “tornata” in questi giorni a Venezia, grazie alla presentazione di un libro, la figura di Carla Viterbo Bassani. “Storia di Carla. Una bambina ebrea negli anni della persecuzione antisemita in Italia”, di Carla Viterbo Bassani e Roberto Lughezzani, racconta di una giovane ebrea veneziana miracolosamente salva con la sua famiglia dopo essere stata internata nel campo di Servigliano, nelle Marche. Aveva solo sei anni, nel 1938, quando furono emanate le leggi razziali. Nel 1943 la fuga da Venezia, l’internamento nel campo, il dolore, le privazioni, la sofferenza, la minaccia costante della deportazione in Germania. Poi la salvezza grazie a un medico, a un religioso, ai partigiani. Giusti tra le Nazioni, anche se non ancora ufficialmente riconosciuti.

Tenere viva la memoria della Shoah ultima modifica: 2023-01-27T09:41:24+01:00 da Cristina Campolonghi

Commenti

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top
0
Would love your thoughts, please comment.x