La V-A-C Foundation compie dieci anni. V-A-C Zattere è arrivata al suo primo biennio. L’avevamo raccontata nel 2017 quando questa importante sede espositiva russa a Venezia era stata inaugurata nel contesto che una volta ospitava la Capitaneria di Porto alle Zattere. Un palazzo tornato a nuova vita grazie alla passione per l’arte (e ai finanziamenti) di Leonid Mikhelson – oligarca russo signore del gas Novatek – e Teresa Iarocci Mavica che dirige V-A-C Foundation fin dai suoi primi passi. Il palazzo era stato riaperto in occasione della Biennale 2017 con una importante mostra di arte contemporanea, The electric comma. E con il proposito di diventare nella città lagunare un polo espositivo ma anche un’istituzione ricca di eventi, sempre aperta al pubblico, coinvolgente per veneziani e non veneziani. Operazione fin qui riuscita. V-A-C Foundation alle Zattere è un luogo di produzione culturale dove gli artisti, il pubblico e i veneziani hanno lo stesso peso specifico. Uno spazio che offre possibilità di discussione e partecipazione 12 mesi all’anno.
Dalla Giudecca alle Zattere, V-A-C Foundation sceglie Venezia
Un po’ di storia partendo dall’inizio. La direttrice Teresa Iarocci Mavica, in Russia da circa un trentennio, conosce Leonid Mikhelson proprio a Venezia nel 2007, in occasione di un evento artistico collaterale alla Biennale di allora. Lo ritrova due anni dopo. Ancora in occasione di una Biennale. Questa volta visitando il Padiglione Russo di cui il magnate del gas era main sponsor. Nasce da qui la scommessa dei due appassionati d’arte. Questa scommessa si chiamerà V-A-C Foundation e sarà una proposta culturale con un suo ruolo sociale. Da dove partire? La città di Venezia si impone, intrigante e invitante. Ecco quindi, nel 2011, un primo “sbarco” nella città lagunare con Modernikon, mostra ospitata alla Giudecca, alla Casa dei Tre Oci. Un primo progetto che arriva in laguna sottovoce, per guardare alla città e cercare di sviluppare con essa un dialogo. La mostra ha successo. Il progetto si amplia con l’acquisizione del palazzo alle Zattere che V-A-C Foundation ha in gestione esclusiva per 26 anni e su cui ha fatto un investimento di oltre quattro milioni di euro.
Time, Forward! una nuova mostra di giovani artisti
Oggi si tirano le somme di un’esperienza riuscita. DK (abbreviazione dell’espressione russa Dom Cultury, Casa della Cultura) alle Zattere ospita quest’anno fino al 20 ottobre la mostra Time, Forward! progetto espositivo che si interroga sul concetto di tempo. La mostra presenta nuove opere di artisti internazionali emergenti e affermati analizzando la tematica del tempo da diverse prospettive. Ad essa si accompagna un programma pubblico di incontri, passeggiate, attività fisiche che proseguirà fino alla sua chiusura. L’ingresso è gratuito, come pure le attività proposte. Vale la pena di studiarsi il programma sul sito www.v-a-c.ru o sulla pagina Facebook V-A-C Zattere per avere un’idea delle tante iniziative (conversazioni, performance, workshop, assemblee e aperitivi) che in questa sede si terranno fino al prossimo 20 ottobre.
Sudest 1401, crocevia di tradizioni gastronomiche e culture
Novità di quest’anno, l’apertura a DK Zattere della caffetteria-ristorante Sudest 1401, che propone tradizioni culinarie provenienti da diversi Paesi. L’idea è stata quella di realizzare un luogo dove il cibo e la condivisione diventino elemento per mettere in relazione le persone e incoraggiare il dialogo attraverso la cucina e il mangiare. Ma anche Laguna Viva, spazio giardino – ispirato alla laguna di Venezia – che mette in comunicazione il palazzo con il canale retrostante. Bello il contesto, un giardino di saline e due vasche ricche di verde, ricoperte da un piastrellato d’autore.
Da Venezia a Mosca tramite la V A C Foundation
Sull’asse Venezia-Mosca, V-A-C Foundation si allarga verso est. E proprio nella capitale russa, patria del fondatore Mikhelson, si aprirà uno dei più grandi spazi espositivi al mondo, nel famoso quartiere centrale Ottobre Rosso. Il Renzo Piano Building Workshop si sta occupando del recupero dell’edificio principale e dell’area circostante (complessivamente circa due ettari) dell’ex centrale elettrica un tempo fonte di energia per il Cremlino. GES 2, questo il suo nome, diventerà un nuovo spazio pubblico. Fondamentale polo culturale per la città di Mosca. Aprirà prossimamente e sarà allargato a tutte le arti. Da Venezia a Mosca, all’insegna di una cultura prodotta in collaborazione con gli artisti e il pubblico.