“Donne in guerra”, le donne durante la Grande Guerra
Quale posto migliore di una biblioteca per fuggire al caldo tropicale dell’estate veneziana? CFZ Cultural Flow Zone tiene le porte aperte e vi invita giornalmente a fermarvi al fresco per sfogliare un libro, il giornale o per prendervi un caffè tra una pausa e un’altra. E se vi siete per caso persi i cineforum di Radio Ca’ Foscari o i vari eventi organizzati da CFZ non temete: il 3 luglio alle ore 18:00 ci sarà l’inaugurazione della mostra foto-documentaria “Donne in guerra” a cura di Monica Negru e Cornel Ilie, che si manterrà fino al 18 luglio.
Regina Maria di Romania e la Croce Rossa
Donne in guerra si incentra sul servizio che le donne romene hanno dato durante la Prima guerra mondiale (1914-1918): soldatesse, avvocatesse, scrittrici e attiviste. E infine crocerossine, infermiere e aiutanti che hanno tutte contribuito a salvare centinaia di feriti e orfani e a portare il buonumore tra le truppe di soldati -il buonumore, cosa che per quanto poco ne so non va sottovalutata in tempi di guerra.
Donne in guerra rivolge particolarmente l’attenzione su una figura cardine della storia femminile: Regina Maria di Romania. Svolse un ruolo fondamentale per l’organizzazione della Croce Rossa, la quale attività si è mantenuta costante anche nei giorni più difficili e rischiosi. Basti pensare alle ambulanze che hanno persistito nel loro servizio nonostante bombardamenti e imboscate. La Croce Rossa da sempre si fonda su un principio di imparzialità: “Non fa alcuna distinzione di nazionalità, razza, religione, di condizione sociale o di appartenenza politica. Si dedica esclusivamente a soccorrere gli individui a seconda della gravità e dell’urgenza delle loro sofferenze.” Regina Maria prestò personalmente servizio come infermiera volontaria e per raccogliere fondi per l’associazione pubblicò il libro “Il mio Paese”.
Contro gli stereotipi
Inoltre la mostra foto-documentaria Donne in guerra simboleggia un ulteriore piccolo ma significativo passo verso la presa di coscienza della figura femminile nella storia e verso l’emancipazione delle donne. Per mettere in chiaro la realtà dei fatti: contro lo stereotipo della donna che durante la guerra “stava a casa e basta” a prendersi cura di figli e pulizia. Tutt’altro. La Grande Guerra fu un’occasione per le donne di sostituire gli uomini nel lavoro in città e in campagna, trovando finalmente spazi di autoaffermazione. Mentre le donne che scendevano sul campo di battaglia rischiavano la vita allo stesso modo di colonnelli e tenenti.
La mostra sarà aperta da martedì 3 a giovedì 19 luglio, l’ingresso è libero.
Orari
Lun/Sab 10.00 – 19.00
Dom 15.00 – 19.00