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STORIA

Arsenale di Venezia, il cuore dell’industria navale veneziana

Arsenale

Origini del nome legate ai contatti commerciali con l’Oriente

L’Arsenale di Venezia è un antico complesso di cantieri navali ed officine. Costituisce una parte molto estesa della città insulare di Venezia, alla sua estremità orientale. Il termine “arsenale” deriva dall’arabo daras-sina’ah, ovvero “casa d’industria”, “casa del mestiere”. Il termine, noto ai veneziani tramite i loro frequenti contatti commerciali con l’Oriente, passò al veneziano darzanà. Poi trasformato nella forma arzanà. Termine citato anche nell’Inferno dantesco. Da arzanàl ad arsenàl. Per arrivare alla forma finale di arsenale.  La forma veneziana darzanà e successivamente dàrsena indica tutt’oggi gli specchi d’acqua interni dell’arsenale. Da tale uso deriva il significato odierno del termine darsena.

Arsenale

L’ingresso dell’Arsenale in un dipinto d’epoca

Arsenale di Venezia: concezione moderna di “fabbrica”

L’Arsenale di Venezia, grazie alla propria organizzazione, ha anticipato di alcuni secoli il concetto moderno di “fabbrica”. Per fabbrica si intende un complesso produttivo in cui maestranze specializzate eseguono in successione le singole operazioni di assemblaggio di un manufatto. Ciò avviene lungo una catena di montaggio ed utilizzando componenti standard. L’Arsenale di Venezia rappresenta l’esempio più importante di grande complesso produttivo a struttura accentrata dell’economia preindustriale. Il complesso costituisce l’unico esempio di cantiere navale e fabbrica d’armi che ha sempre mantenuto la stessa natura e la stessa funzione per sette secoli. Questo anche dopo il declino della Repubblica di Venezia. Dal 2013 il Comune di Venezia è proprietario della maggior parte dell’Arsenale. La parte residua resta alla Marina Militare Italiana presente nell’area con il suo Istituto di Studi Militari Marittimi ed il Museo Storico Navale.

Arsenale

L’interno delle Corderie

Struttura dell’Arsenale di Venezia

L’arsenale di Venezia fu costruito per l’esigenza di dare maggiore sviluppo alla cantieristica. Un’attività strategica per la Serenissima, potenza marinara destinata a controllare parte del Mediterraneo. L’ubicazione dell’area dell’Arsenale a S.Pietro di Castello fu decisa per la disponibilità di un grande spazio acquatico in prossimità del bacino di S. Marco. Inoltre nei pressi si trovava il punto di arrivo delle zattere. Queste dai boschi del Cadore e del Montello, trasportavano a Venezia il legname necessario. Il primo nucleo dell’Arsenale Vecchio  risale alla seconda metà del XII secolo. In quell’epoca il governo decise di accentrare in un unico posto tutti gli squeri sparsi nella città. Le ridotte dimensioni del complesso nel Duecento erano proporzionali alle esigenze della città dell’epoca.

Il primo ampliamento dell’Arsenale Vecchio ebbe luogo negli anni che vanno dal 1225 al 1304 circa, con l’aggiunta di un’area a est del perimetro fortificato. Tra il 1304 e il 1322 circa, fu costruita la prima fabbrica delle Corderie, la Casa del Canevo, chiamata così per la produzione di cordami. Dal Trecento al Cinquecento, l’Arsenale produsse le galee. Ed a partire dalla prima metà del XVI secolo, le grandi galeazze,  una versione ingrandita, armata di batterie di artiglieria e di archibugi. Esse  determinarono la vittoria della cristianità nella battaglia di Lepanto del 1571. L’Arsenale divenne così il fulcro dello sviluppo veneziano. Il secondo importante ampliamento del complesso dell’Arsenale si ebbe nel 1325, in seguito alle aumentate esigenze navali della città. Fu aggiunto assieme ad alcuni terreni paludosi il “lago di San Daniele” annesso all’omonimo monastero a est dell’Arsenale. E costruito  l’Arsenale Nuovo, la Darsena Nuova, raggiungendo così un’estensione di 138.600 mq.

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L’enorme struttura dell’Arsenale vista dall’alto

L’evoluzione dell’Arsenale di Venezia

Col passare degli anni, l’Arsenale di Venezia, ebbe diversi ampliamenti. Con la conclusione del secondo conflitto mondiale l’Arsenale si avviò a un lento declino, ormai incapace di soddisfare le enormi esigenze delle moderne forze navali. Subì  un drastico ridimensionamento delle attività di cantieristica, fino al suo parziale abbandono. Dalla fine del XX secolo si è cercato di ridare importanza all’Arsenale, inserendovi alcune attività culturali. Si pose inoltre il problema del suo recupero, in ogni caso problematico data la vastità dell’area. Alcuni ampi locali dell’arsenale (Corderie, Artiglierie, Gaggiandre, Tese Cinquecentesche, Tese delle Vergini) sono stati devoluti dal 1999 alla Biennale di Venezia per le sue esposizioni d’arte contemporanea. Nel 2003 nacque, su iniziativa dell’Agenzia del demanio dello Stato italiano e del Comune di Venezia, La Società Arsenale  con l’obiettivo di farlo rivivere, promuovendo, attivando e gestendo importanti progetti di valorizzazione.

 

Arsenale di Venezia, il cuore dell’industria navale veneziana ultima modifica: 2017-02-22T14:34:41+01:00 da Rossana Nardacci

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