Il Capodanno tradizionale di Venezia
Tradizionalmente, la fondazione di Venezia – avvenuta il 25 marzo 421 – avvenne con la fondazione della piccola chiesa di San Giacomo di Rialto. La “Chronaca Altinate”, documento apocrifo successivo, racconta come “nel mezzo giorno del Lunedì Santo, a questa Illustrissima et Eccelsa Città Christiana, e maravigliosa fù dato principio ritrovandosi all’hora il Cielo in singolare dispositione. […] Il tempo, la stagione, il mese, settimana, giorno, et hora, insieme con molt’altre circostantie, furono presaghi delle grandesse sue, alla quale con larga mano dovea il Sommo Fattore concedergli […] dinotando la detta Città essere Celeste, e Valenti, gli habitatori di lei, e parimenti di humiltà, di ricchezze, e di prudenza dotati”.
Il calendario “more veneto”, a Venezia gli anni sono sempre un po’ più lunghi…
Per tutti i secoli a venire, fino alla caduta della Repubblica, il capodanno si festeggiò il primo marzo (così come era ai primordi dell’Impero romano. E in effetti con questo sistema i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre “tornarono” al loro antico posto, come settimo, ottavo, nono e decimo mese dell’anno). Nei documenti ufficiali – allo scopo di evitare fraintendimenti con gli Stati in cui era in vigore il calendario gregoriano – la data era indicata con MV, more veneto, ovvero “secondo l’uso veneto”. In tal modo, per esempio, il 17 febbraio 1607 more veneto corrispondeva alla data generale 17 febbraio 1608, in quanto l’anno 1608 iniziava in Veneto solo a partire dal mese seguente. Quindi nei possedimenti della Serenissima febbraio risultava essere l’ultimo mese del 1607.