L'ex Ospedale al Mare del Lido, patrimonio dal grande valore identitario - itVenezia

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MEMORIA STORIE

L’ex Ospedale al Mare del Lido, patrimonio dal grande valore identitario

Ex Ospe Mare

Che ne sarà dell’area dell’ex Ospedale al Mare del Lido di Venezia? Patrimonio materiale e immateriale, non solo per il valore di quell’area e di ciò che di essa potrà essere recuperato e valorizzato, ma anche per quello che l’ex Ospedale rappresenta per la comunità lidense. Proprio l’ex Ospedale al Mare è stato al centro di un convegno organizzato dalla sede veneziana del Consiglio d’Europa, nell’ambito della Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale europeo e il diritto da parte dei cittadini di conoscerlo e di goderne. Oggetti e luoghi di questo patrimonio sono infatti importanti “Per i significati e gli usi che le persone attribuiscono loro e per i valori che rappresentano“. E’ proprio il caso dell’ex Ospedale, “Un’area che sta molto a cuore all’Europa – spiega la direttrice della sede italiana del Consiglio d’Europa Luisella Pavan Woolfe – E non solo per le sue concrete testimonianze artistiche quali la chiesetta e il Teatro Marinoni, ma anche per il valore intrinseco di questa struttura che in passato era un fondamentale polo sanitario”. E che oggi, nonostante il suo devastante stato di degrado e di abbandono, rappresenta comunque un importate valore identitario per il Lido di Venezia e non solo.

Un convegno su passato e presente dell’ex Ospedale al Mare

Si è parlato di “Vecchi e nuovi progetti per l’Ospedale al Mare e per lo sviluppo sostenibile di Venezia” al convegno che si è svolto nelle sale monumentali della Biblioteca Marciana. Tanti relatori per tenere alta l’attenzione su quello che è un patrimonio di tutti. E’ affascinante la storia dell’Ospedale. Nasce sull’onda della realizzazione di altri ospizi marini europei in Inghilterra, in Francia, in Belgio tra la fine del Settecento e l’Ottocento. Erano case di convalescenza in riva al mare, ambiente di cui si coglievano già allora i benefici soprattutto per alcune specifiche patologie. La Sea Bath Infirmary Margate in Inghilterra, per esempio, era una struttura sanitaria concepita fin da subito con porticati allineati alle camere per consentire un trasporto agevole dei letti dei malati all’esterno. Una ventina di anni fa questo ospedale è stato completamente dismesso e ora ospita appartamenti di lusso. Il primo Ospizio Marino in Italia sorge a Viareggio, nell’Ottocento, per conto dell’ospedale di Lucca. Oggi è diventato un Museo di Arte Moderna. E’ invece ancora un struttura sanitaria (ora dedicata alla riabilitazione ortopedica e alle malattie neurologiche) l’ospedale di Berk sur Mer, in Francia. Era stato realizzato negli anni Sessanta dell’Ottocento.

Ex Ospedale Al Mare

Proprio a Berck sur Mer si ispira il primo nucleo dell’Ospedale al Mare dove già nella seconda metà dell’Ottocento erano accolti ospiti da tutto il Veneto. L’ospedale nasce, nel 1868, da un progetto filantropico per la realizzazione di un Ospizio Marino al Lido di Venezia per curare con i bagni di mare i bambini poveri ammalati di tubercolosi ossea. All’inizio si trattava di una piccola struttura in zona Quattro Fontane. Successivamente si spostò in zona Favorita, a San Nicolò, in un ampio appezzamento sulla spiaggia.

La Città della Cura: con tanti padiglioni e dotata di un osservatorio meteorologico

L’Ospizio Marino divenne in breve una vera e propria Città della Cura con chiesa e teatro liberty e un importante patrimonio arboreo. Si realizzarono i primi padiglioni, fra cui un padiglione specifico per l’isolamento e uno chirurgico. Si pensò perfino ad un osservatorio meteorologico. Nel tempo la struttura prolungò la sua attività per tutto l’anno e per tutte le età della vita. Nel 1933 si trasformò in Ospedale al Mare e nel 1939 divenne un’eccellenza internazionale per le cure climatiche, per la talassoterapia e la psammatoterapia. Al punto da realizzare foto-cartoline promozionali.

Un’eccellenza a livello internazionale dismessa nel 2001 e abbandonata ad uno stato di devastante degrado

Nel 1955 l’Ospedale al Mare aveva 1400 letti e ben diecimila ricoveri all’anno. Poi, nel tempo, la lenta e inesorabile discesa. Nel 2001 cominciò la dismissione dei 33 edifici sul mare. Seguita dalla vendita da parte della Azienda Sanitaria al Comune di Venezia e da questo a Cassa Depositi e Prestiti. E’ ancora valido ma per ora non ha avuto ulteriori sviluppi l’interesse manifestato lo scorso anno da parte di un’azienda tedesca, la CompuGroup Medical dell’imprenditore Frank Gotthardt. Il progetto prevede l’acquisto dell’area per farne un parco tecnologico di ricerca e innovazione in ambito sanitario.

L’ex Ospedale al Mare del Lido, patrimonio dal grande valore identitario ultima modifica: 2023-03-07T09:22:36+01:00 da Cristina Campolonghi

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