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La Fenice racconta la città e la sua necessità di rinascere

Fenice Fotogrammi Veneziani

“La Fenice è il cuore di Venezia, come tale non può esistere senza tutto ciò che le gira intorno. E la cultura è uno dei suoi grandi motori economici. Vogliamo essere energizzanti per tutte le attività che ci circondano, perché La Fenice non sarebbe La Fenice senza Venezia, e Venezia non sarebbe Venezia senza La Fenice”. Così il sovrintendente e direttore artistico del teatro veneziano, Fortunato Ortombina, sulla rilevanza del ruolo che ha in città questa importante istituzione. Un ruolo culturale e sociale che vuole essere di stimolo e di spinta alla ripartenza.

Tutto ciò, nonostante le difficoltà che caratterizzano ancora questi tempi difficili e che stanno facendo pagare un prezzo molto pesante a Venezia, alle sue attività economiche e alle sue istituzioni culturali. Da par suo, La Fenice si ripresenta al pubblico e alla città con una interessante iniziativa.

Venti appuntamenti in “pillole” direttamente dalla Fenice

On line, attraverso le sue pagine social, ha voluto dare spazio alle voci di alcune attività produttive della città. Per testimoniare che Venezia c’è e c’è anche il suo teatro. Ancora chiuso al pubblico in presenza ma aperto ai contributi di realtà importanti per l’economia della città lagunare. E’ partito proprio in questi giorni il progetto Fotogrammi Veneziani, La Fenice racconta la città. Video brevissimi, quasi delle “pillole”, registrati all’interno del teatro con la formula dell’intervista. Sullo sfondo, la bellissima arca pensata la scorsa primavera per dare un significato e una agibilità al teatro (quando è aperto) anche in tempi di Coronavirus.

In primo piano, di “pillola” in “pillola”, parlano i rappresentanti di realtà ben radicate in città e in qualche modo legate al Teatro. Li accompagna nella veste di intervistatore lo scrittore Alberto Toso Fei che si alterna con il direttore generale della Fenice Andrea Erri, ideatore del progetto. A tutti i soggetti coinvolti è stato chiesto di raccontare la propria idea di rinascita – termine insito nel nome stesso della Fenice – e il loro rapporto con il Teatro.

Arca Teatro La Fenice

Venti gli appuntamenti programma, uno al giorno dal martedì al giovedì, alle 15.30, per sei settimane. Di seguito i protagonisti di questo originale percorso: Claudio Vernier per la Gelateria al Todaro, Gianrico Esposito per l’Hotel Danieli, Stefania Stea per la Camera di Commercio. Poi Stefano Stipitivich del Caffè Florian, Paolo Lorenzoni di The Gritti Palace, Paolo Montagni di Generali, Massimo Milanese del Caffè Lavena e Gianmatteo Zampieri del Baglioni Hotel Luna. Seguiranno le testimonianze di Enrico Martellozzo di Bellussi Spumanti, Eligio Paties del Ristorante Do Forni, Patrizia Hofer di The St. Regis Venice.

E poi ancora Marco Vidal per Mavive Profumi Venezia, Arrigo Cipriani per Harry’s Bar e Carlo Hruby di Fondazione Enzo Hruby e Musica con Le Ali. Gli ultimi appuntamenti in programma saranno con Raffaele Alajmo del Caffè Quadri, Antonio Rosa Salva della Pasticceria Rosa Salva, Gennaro Florio di Taverna La Fenice. Infine Sonia Finzi dell’Associazione Musikamera, Alessandro Rubelli di Rubelli Tessuti e Barbara Valmarana dell’Associazione Amici della Fenice.

Quattro nuovi concerti in diretta streaming fino al 6 marzo

La Fenice non si ferma qui. Parte domenica 21 febbraio il primo dei quattro concerti che il teatro trasmetterà in diretta streaming fino al prossimo 6 marzo. L’appuntamento è alle 17.30 sul sito www.teatrolafenice.it e sul seguitissimo canale YouTube del Teatro, come di consueto in forma completamente gratuita.

Fenice Antonello Manacorda
Il maestro Antonello Manacorda

In programma la Sinfonia numero 4 in sol maggiore di Gustav Mahler. Dirigerà l’orchestra del Teatro il maestro Antonello Manacorda. Il 27 febbraio toccherà alle musiche di Debussy e Musorgskij, con la direzione di Juraj Valčuha. Il 28 febbraio, coro e strumentisti del Teatro La Fenice proporranno – diretti dal maestro Claudio Moretti – pagine del compositore lettone Pēteris Vasks e di Leonard Bernstein. Tom Koopman sarà invece il protagonista, il 6 marzo, dell’ultimo concerto di questo ciclo. Il maestro olandese, al debutto sul podio veneziano, guiderà l’Orchestra del Teatro La Fenice in un programma dedicato a Bach e Beethoven. 

La Fenice racconta la città e la sua necessità di rinascere ultima modifica: 2021-02-20T14:27:01+01:00 da Cristina Campolonghi

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