Una Collezione Veneziana, alla Querini l'arte che ha reso grande Venezia

itVenezia

STORIA, ARTE E CULTURA

Una Collezione Veneziana, alla Querini l’arte che ha reso grande Venezia

querini collezione veneziana

“Ogni azienda che ha degli utili dovrebbe sentire il dovere di destinarne una parte a favore del patrimonio culturale italiano che è unico e immenso”. Così Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo, in occasione dell’apertura della nuova sezione della Fondazione Querini Stampalia Una Collezione Veneziana. Occasione venuta grazie ad un accordo tra la casa museo veneziana e il Gruppo Intesa che ha deciso di “affidarle” per vent’anni, con possibilità di rinnovo, i tesori della Cassa di Risparmio di Venezia (entrata nel Gruppo Intesa 4 anni fa) .

querini collezione veneziana

La sala multimediale

Una Collezione Venezianaalla Querini

“Intesa Sanpaolo – ha considerato Bazoli – è nata un po’ come l’Italia, riunendo numerosissimi istituti che sono confluiti nel Gruppo portando una ricchezza di tanti patrimoni e tante culture. L’accordo che si concretizza in questa sede è giustificato dall’importanza della collezione che viene affidata alla Fondazione Querini Stampalia. Un patrimonio costituito da materiali eterogenei, testimonianza  della grande realtà culturale rappresentata da Venezia e che proprio a Venezia abbiamo deciso di lasciare, affidandolo  a questa Fondazione così accogliente e aperta alla cultura. Non ci fermiamo qui. Abbiamo in programma future iniziative di ulteriore valorizzazione di questa collezione”.

querini collezione veneziana

La sala Caffi

Un viaggio lungo quattrocento anni

La collezione, appunto. Un tesoro inestimabile costituito da opere d’arte di ambito veneziano dal XVI al XX secolo che spazia dalla pittura alla scultura, dagli arredi agli orologi, dai disegni alle incisioni, dai materiali librari rari alla collezione numismatica. Il tutto (a parte i libri e le monete che hanno “trovato casa” in una sala al primo piano) è stato allestito in sette begli ambienti, al terzo piano della Querini Stampalia, che si affacciano su campo Santa Maria Formosa e che sono stati restaurati ad hoc – a cura dell’architetto Michele De Lucchi – per ospitare Una Collezione Veneziana. La caratteristica di queste sette sale è che si trovano in successione una di seguito all’altra in modo da formare quasi un unico grande ambiente. Gli spazi si differenziano solo per il colore, seguendo un criterio espositivo filologico che va dal Cinquecento al Novecento. Si comincia col rosso veneziano e si arriva all’ultima sala il cui colore grigio richiama il gusto minimal contemporaneo.

querini collezione veneziana

La sala dei Tintoretto

I più grandi interpreti dell’arte veneziana

Due straordinari dipinti di Canaletto, il grande bozzetto del Paradiso di Domenico Tintoretto e quello del Giudizio Universale di Gianbattista Tiepolo, ma anche lavori di Ricci, Caffi, Ciardi sono solo alcune delle opere da segnalare, insieme a sculture di Arturo Martini e Alberto Viani. Fra gli arredi ci sono bureau-trumeau, scrittoi, consolle del XVII e del XVIII secolo, specchiere fra cui uno straordinario esemplare muranese del XVII secolo. C’è anche una bandiera della Repubblica del 1848. Il materiale librario racconta la storia dell’editoria veneziana a partire dal Quattrocento. Comprende, fra l’altro, centinaia di manoscritti e rarissime edizioni a stampa dal XV al XVIII secolo. Il materiale numismatico è costituita da una importante raccolta di monete prodotte dalla Zecca veneziana.

Una Collezione Veneziana, curata dalla già sovrintendente ai Beni Artistici Giovanna Nepi Scirè, sarà sempre aperta al pubblico, questa una delle condizioni dell’accordo. Così anche il materiale librario e numismatico che sarà disponibile su richiesta degli utenti della Biblioteca Querini Stampalia.

Photo credit Alessandra Chemollo.

Una Collezione Veneziana, alla Querini l’arte che ha reso grande Venezia ultima modifica: 2018-12-11T14:58:11+01:00 da Cristina Campolonghi

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top